Ne ha viste parecchie Tom Cruise nei panni dell’agente speciale Ethan Hunt. Dopo quasi trent’anni, la saga di “Mission Impossibile” continua a far breccia tra le proposte mainstream più attese dal grande pubblico, desideroso ad ogni nuovo appuntamento di assistere al tipico mix di intrighi spionistici e situazioni ai limiti dell’eccesso. Con “The Final Reckoning”, seguito diretto di “Day Reckoning - Part 1”, il divo del cinema festeggerà la sua ottava apparizione, preannunciando il capitolo più ambizioso mai apparso finora ed uno stacco decisivo rispetto al passato. Dopo un periodo intenso di lavorazione, l’uscita del nuovo film è stata fissata alla prima metà del prossimo anno. Il suo debutto segna anche il ritorno alla regia di Shea Whigham, impegnato soprattutto nei collegamenti del settimo episodio coi prossimi sviluppi.

Come anche detto in un’intervista concessa al The Hollywood Reporter, “The Final Reckoning”, sarà capace, secondo il director, di “scioccare il pubblico”. E sugli ottimi risultati delle riprese, ha aggiunto: «Ci sono voluti quattro anni. Mi ritengo fortunato con le cose a cui ho lavorato ultimamente, ma sì, abbiamo finito. Tom non ha ancora finito, e il film uscirà il prossimo maggio».

Fra le altre cose, Whigham comparirà nel film per affiancare Tom Cruise in una scena sullo stile de “Il Soliti Sospetti”, grande classico del thriller diretto da Bryan Singer. Su questo punto, ha commentato: «Avevo detto a Christopher McQuarrie (lo sceneggiatore): non voglio una roulotte più grande. Non voglio più soldi. Non voglio un catering migliore. Voglio solo una scena tra me e Tom, in cui tu la scrivi come ne I soliti sospetti. E lui l'ha fatto. Abbiamo fatto questa scena tra me e Tom, che poi mi ha detto: andiamo a cena fuori. Così siamo usciti a cena e Tom mi ha detto: ti rendi conto che usciamo tra un anno? E ci vorrà uno sprint per finire questa cazzo di cosa». Quanto all’impegno dimostrato da Cruise, ha continuato dicendo: «Non riesco nemmeno a spiegare come faccia a fare le cose che fa. Quello che sta facendo ora, la gente rimarrà a bocca aperta. Vuole fare questo film come fosse un film d'avventura, e lui e McQuarrie hanno un'idea molto chiara di quello che vogliono fare. Quindi sarà fantastico».

Stando all’ultimo report del The Hollywood Reporter, “Mission Impossible - The Final Reckoning” potrebbe essere l’ultima apparizione di Cruise nella saga, con la volontà dello studio di dare al franchise una degna conclusione. Ciononostante, Cruise ha recentemente affermato di voler collaborare almeno per altri vent’anni, un po’ come accaduto ad Harrison Ford in altre serie di successo. Alle stesse voci, si collegano quelle riportate dal sito di scoop The InSneider, che vedrebbero la star decisa a consegnare il ruolo a Glenn Powell; attore tra i più promettenti sulla scena internazionale, apprezzato di recente in “Twisters” e, prima ancora, proprio al fianco di Cruise nel sequel “Top Gun: Maverick”.

Per rispondere alle chiacchiere trapelate in rete, Powell è intervenuto durante il Pat McAfee Show, negando per ora ogni suo coinvolgimento e attribuendo - con sorpresa - le motivazioni di ciò a sua madre. Nello specifico, ha affermato: “La mamma non me lo permetterebbe mai”. E in merito alle folli evoluzioni sul set del sessantaduenne Cruise, ha aggiunto scherzosamente: “È una trappola mortale”. Il fatto di aver menzionato la madre Cindy, non dev’essere stata una scelta casuale: non a caso, il genitore è sempre stato coinvolto nei film in cui è presente il figlio, apparendo con vari cameo in titoli come “Spy Kids 3”, “Everybody Wants Some!!” e “Jack & Bobby”. Chissà allora che l’idea di vedere Powell impegnato in evoluzioni potenzialmente letali, a bordo di una motocicletta o con indosso un paracadute, possa esser stato un motivo più che valido per convincerlo a guardarsi altrove.

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