È uscito il 7 dicembre il nuovo disco di Zaira Zingone e Graziano Solinas, fondatori del progetto AlmaCanta. Si intitolaLet the spirit bring you home”, un album registrato grazie a più di cento sostenitrici e sostenitori tramite la piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal Basso”.

Dal 20 dicembre si potrà ascoltare e acquistare in digitale su tutti i principali music stores on line. Il formato fisico è attualmente disponibile presso Libreria Messaggerie Sarde a Sassari e Libreria Cyrano ad Alghero.

In anteprima assoluta, il 23 dicembre a Osilo, alle 18, nell’incantevole spazio della Scuola di musica “La Rosa di Calliope”, ospite dell’Associazione culturale “Il Respiro dell’arte”, all’interno della rassegna “Il Tè con l’Artista”, il duo presenterà il nuovo album, suonando alcuni brani live e dialogando col pubblico in sala.

“Il Tè con l'Artista” si svolge sorseggiando tè e tisane e gustando dolci tradizionali nell’insolita cornice dei salotti osilesi, sfidando apertamente la barriera tra spazio pubblico e spazio privato.

AlmaCanta nasce in Sardegna, precisamente tra Sassari e Alghero, nel 2010, dall'incontro tra Zaira, cantante, autrice di testi e performer, e Graziano, compositore, pianista e fisarmonicista.

Dalla loro collaborazione estemporanea si sviluppa invece una storia che arriva fino a oggi, nel 2023, con tre dischi all’attivo: “Legàmi”, “Revive” e, appunto, il nuovo album “Let the spirit bring you home”.

«Sarà come volare sui tetti delle case, accarezzare con lo sguardo ogni paesaggio, mutamento, peculiarità, consapevoli della bellezza, della poesia struggente del vivere, sapendo che la sofferenza non dovrebbe mai andare sprecata, ma diventare luce, visione, grazia. Lasciare che lo spirito ci porti a casa, nel vivere come profondamente si desidera», commentano Zaira Zingone e Graziano Solinas. Nelle note di copertina, curate da Gabriele Verdinelli, si legge: «E nel mondo di AlmaCanta ci si perde volentieri, dietro un’immagine, una metafora dei testi o una modulazione insolita che spezza le care, vecchie buone abitudini. Tra l’altro non si ha alcuna fretta di ritrovare la strada, curiosi e in attesa del prossimo incontro, in un piccolo/grande viaggio in cui il percorso è sicuramente non meno importante della meta. È un viaggio che paradossalmente riporta a casa, alle proprie radici, alla semplicità della vita concreta, non mediata da rappresentazioni virtuali; il tutto è immerso in una serena spiritualità laica, un umanesimo dell’individuo integrato nella natura e prima causa del proprio destino».

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