Imagine Dragons al Cala di Volpe. Per festeggiare i suoi primi 60 anni di vita, l’iconico hotel della Costa Smeralda non poteva scegliere miglior interprete musicale.

«Siamo orgogliosi di festeggiare i 60 anni del Cala di Volpe con il concerto di una band che insieme ai Coldplay è il gruppo più importante e di maggior richiamo a livello internazionale», ha sottolineato ieri sera, prima dello show, Franco Mulas, general manager dell’Hotel Cala di Volpe. Che con “Something Special”, l’evento mozzafiato che ha avuto il suo punto focale nello show della band americana, ha festeggiato il suo compleanno riaprendo ai grandi concerti dopo la pausa forzata imposta dal Covid.

Una settimana dopo i fasti del Circo Massimo di Roma, unica data italiana del Mercury World Tour omaggiata da 70mila spettatori, alla prima assoluta in Sardegna, davanti ai 550 ospiti del Gala Night, il gruppo elettropop rock indie di Las Vegas, capitanato dal frontman e leader Dan Reynolds e formato da Wayne Sermon, Ben McKee e Daniel Platzman, ha offerto un’ora di grande spettacolo attraverso le hit di maggior successo. “Believer”, innanzitutto, ma anche “It’s Time” e “Thunder”, “Follow you”, “Natural”, “Whatever It Takes”, “Enemy”, con Reynolds sempre più padrone della scena.

Dunque “Bad Liar”, “Demons”, “Bones”, e poi “Radioactive”, “Walking the Wire” e, per il gran finale, “My Life”.

«Thank you so much: we love you, Italia»: si sono congedati così, dal pubblico smeraldino, gli Imagine Dragons, mentre sul Cala di Volpe esplodevano i fuochi di artificio.

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