Il canto a tenore "made in Usa": americani pazzi per la Sardegna
Sono americani e cantano in sardo. Cantano a tenore. Non hanno mai visto la Sardegna, ma interpretano alcuni brani della tradizione polivocale isolana. Conoscono il dillu, sa boghe 'e notte e gosos. Gideon Crevoshay (mesu oche), Carl Linich (contra), Avery Book (bassu), Doug Paisley (oche) arrivano da Williamston, un paese di ottomila anime nel Massachussets.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il gruppo si chiama Tenore d'Altrove e, vista la provenienza, non è il caso di soffermarsi sul significato del nome. È invece curiosa la vicenda di questo quartetto che ha deciso di cimentarsi con il canto inserito dall'Unesco nel patrimonio immateriale dell'umanità. Su Youtube sono presenti tre video del coro. I commenti non abbondano, ma grazie a Facebook e al passaparola tra gli appassionati i contatti stanno aumentando. Tre giorni fa erano una decina, ieri sera circa cinquecento. Non mancheranno le critiche (c'è chi scrive cess cess, pro caridade ) e i complimenti.
Di sicuro è difficile restare indifferenti a questa storia di musica che arriva dalla terra del blues, del jazz e del rock and roll. Una storia nata grazie a internet e soprattutto alla passione di Carl Linich per il canto polivocale. L'artista, già direttore di un coro di musica georgiana, ha scoperto il canto a tenore su Youtube. «Hanno visto un video dove isoliamo le nostre voci. Poi ci hanno mandato una mail per avere informazioni», dice Omar Bandinu, bassu del gruppo Mialinu Pira di Bitti.
Nei giorni scorsi il Tenore d'Altrove, dopo anni di prove e studio, si è esibito in due concerti a Hudson, nello stato di New York, e a Williamstown. Carl Linich racconta questa storia di musica in una lettera inviata ai “colleghi” di Bitti. «Dal 2004 eravamo particolarmente interessati al canto a tenore - spiega l'artista americano - ma non conoscevamo nessuno che potesse impartirci qualche lezione. È stato come avventurarci in un oceano di suono. Poi nel 2008 ho scoperto i tenores di Bitti, in particolare le voci registrate separatamente dal gruppo Mialinu Pira. Con Doug Paisley abbiamo trovato due amici, Avery Book e Gideon Crevoshay. Avery è stato il primo a scoprire i segreti del canto gutturale, ma non bastava. Serviva una canzone da cantare». Carl Linich chiede aiuto e file audio a Omar Bandinu, che invia un mp3 con la registrazione di Ballu dillu (A sa campagna) . Il tenore americano inizia a provare, impara la canzone ma non si accontenta e studia anche Gosos de Santu Gavinu del Tenore di Oniferi. «Adesso - continua Linich - abbiamo tre canzoni nel repertorio. Il canto sardo è unico, qualcosa di di veramente divino. Il nostro primo sogno è diventato realtà. Il secondo è quello di visitare la Sardegna».
Omar Bandinu, che con il suo gruppo ha fatto indirettamente da maestro, è sorpreso dai risultati ottenuti dal quartetto americano. «Avendo imparato dalle registrazioni - dice il corista bittese - non pensavo che avessero la capacità di lavorare sulle singole voci. Il fatto che qualcuno negli Stati Uniti canti a tenore mi lascia perplesso, ma non mi sento scippato, semmai sorpreso. Forse siamo talmente legati alla nostra cultura e non siamo ancora pronti a queste novità. In ogni caso si tratta di un bel riconoscimento per il nostro canto. Linich e compagni sono musicisti seri e competenti. Ci hanno invitato negli Stati Uniti e contano di organizzare qualche workshop».
FRANCESCO PINTORE