Un film che parla di rinascita, il racconto di una terra che mese per mese si è rialzata, dopo il drammatico e devastante incendio del luglio nel 2021. Ora “L’ombra del fuoco”, il documentario realizzato da Enrico Pau per raccontare il risveglio del Montiferru nell’anno successivo alla tragedia, riceve il Premio Antropocene.

Il riconoscimento è stato assegnato dal Museo della scienza di Trento nell’ambito del Trento Film Festival: l’opera di Pau è stata quella che, più di tutte le altre in gara, ha raccontato «il rapporto tra l’umanità e il resto del mondo naturale», tra le voci degli abitanti e l’alternarsi delle stagioni. «Considero la realizzazione del mio documentario», ha dichiarato il regista, «come un atto di resistenza a qualcosa alla quale non posso e non voglio rassegnarmi: la stupidità, la miopia degli umani in questo momento della nostra presenza devastante su questo pianeta».

Per la realizzazione del film Pau si è avvalso di una piccola troupe di giovanissimi operatori scoprendo, durante il periodo della Settimana Santa, i canti de Sos Cantores (i cantori del coro di Cuglieri): il gruppo conquista così una parte fondamentale nel documentario, con lo struggente canto in mezzo alla foresta bruciata. 

«L’ombra del fuoco», si legge nella motivazione del premio, «sottolinea il forte legame dell’umanità con la terra e gli altri viventi che la popolano. Emergono i sentimenti non solo di chi quella terra la cura, ma anche degli animali e delle piante che hanno subito il dramma dell’incendio. La fine di quel paesaggio locale, stravolto dal fuoco, rimanda alla fine del Mondo nel senso della fine del conosciuto, del familiare, come accade globalmente nell’Antropocene».

(Unioneonline/L.Ne.)

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