Un viaggio nell'entroterra sardo compiuto tre estati fa da due architetti e un fotografo alla ricerca dei custodi delle storie e delle tradizioni su fontane, lavatoi e pozzi, legati alle architetture dell’acqua. Il lungometraggio “Funtaneris” del cagliaritano Massimo Gasole ha vinto l'edizione 2021 del Fiorenzo Serra Film Festival, che aveva per tema l’acqua e il suo ruolo sociale e simbolico nella cultura umana.

Il secondo premio tra i film è andato al "Clan dei ricciai" del sardo Pietro Mereu.

Invece per i cortometraggi successo del corto iraniano “Gando” di Teymour Ghaderi. Al secondo posto “La ramada”, del peruviano Fernando Torres Salvador. Menzione speciale per “Chipaya, la gente de agua”, ambientato in Bolivia, del regista sardo Miko Meloni.

Nella sezione “Antonio Simon Mossa”, a soggetto libero, tra i lungometraggi ha vinto "Amongst the plants", ambientato in Perù del filmmaker olandese Mark Lindenberg. Tra i cortometraggi il primo posto se lo aggiudica il film "Vive Saint Sarah!", ambientato in Francia dell’italiano Daniele Lucaferri. Menzioni speciali per "Los hijos de los muertos girato in Egitto del regista spagnolo Luay Albasha e "Transumanze" del regista sardo Andrea Mura.

L’edizione di quest’anno ha raccolto oltre 500 film da tutti i cinque continenti, solo 23 sono approdati alle finali nelle varie categorie. I finalisti sono stati proiettati al Cinema Moderno Citiplex da lunedì 15 a venerdì 19 novembre, tutti i pomeriggi, a ingresso libero. Un lungo viaggio attraverso il mondo, organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, scienze umane e della formazione dell’Università di Sassari, la Camera di Commercio del Nord Sardegna (che ha ospitato la premiazione), Coldiretti e il sostegno della Regione Sardegna.

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