Fabio Manuel Mulas verso il primo ciak del film sul sequestro Locci
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Prosegue incessante il lavoro del regista Fabio Manuel Mulas per la realizzazione del suo prossimo film incentrato sulla vicenda del sequestro di Luca Locci.
Una fra le pagine più difficili della storia sarda, e che sul grande schermo verrà ripercorsa con gli occhi del padre di Locci, interpretato nel film proprio dall'ex ostaggio.
Il lavoro, che vedrà il primo ciak a marzo, ripercorre nella sceneggiatura di Tonino Pischedda e Gianluca Pirastu quei drammatici 93 giorni di prigionia di un bimbo di appena sette anni e mezzo nelle mani dell'Anonima sarda. Un incubo che si apre il 24 giugno 1978, con l'Italia incollata alla tv per Italia-Brasile e il piccolo che viene rapito a Macomer, proprio di fronte a casa sua. L'epilogo della vicenda il 25 settembre 1978, dopo il pagamento di un riscatto di 300 milioni di vecchie lire.
"L'idea del film è arrivata dopo aver conosciuto Luca Locci ad Orgosolo in occasione delle riprese di Bandidos e Balentes – spiega Mulas a L'Unione Sarda – Lui mi ha spiegato la sua storia, ha poi accettato e di far parte del film, e mi ha ventilato l'ipotesi di una pellicola proprio dedicata alla sua storia".
I contenuti del film si basano su un manoscritto realizzato a quattro mani proprio da Locci e da suo padre, che è voce narrante dei fatti. Un'occasione, quella della pellicola, anche per esorcizzare un dolore che "non si può cancellare", spiega lo stesso Locci.
"Con questo sequestro era stato violato il 'codice' che imponeva di non colpire donne e bambini - racconta Mulas - e per la prima volta era giunto un annuncio da parte di un pontefice, allora Papa Luciani, per la sua liberazione. Dalla pellicola emergono anche fatti inediti e ulteriori dettagli affiorati dai ricordi di Luca".
A marzo verranno girate le scene negli interni, poi in primavera le scene in esterni per arrivare ad una distribuzione del film nelle sale già entro la fine del 2018.
Il lavoro, al momento autoprodotto e autofinanziato, è già stato inviato a diverse produzioni, e la speranza di Mulas è anche in un interessamento della Regione Sardegna anche sulla scia del grande successo di "Bandidos e balentes", che sta proseguendo il tour mondiale dopo aver fatto tappe negli Stati Uniti, a Hong Kong, in Armenia, e con altre mete previste in Israele, Russia e Canada.
Nel frattempo, "Bandidos e balentes" si prepara ad una proiezione speciale, in programma a Sassari, nel carcere di Bancali, il 15 dicembre prossimo davanti a 400 detenuti.
(Unioneonline/v.l.)