Un Pascoli sui generis, irriverente e a tratti anche spietato, che scende dal piedistallo dei sommi poeti: è il protagonista del cabaret “Pascoli a luci rosse” venerdì 22 dicembre alle 19,30 a Cuglieri.

Nella suggestiva cantina della casa storica di Mimmia e Tommasina,  La Corte dei Miracoli compagnia teatrale di Sassari, attiva ormai da quindici anni, presenta “Pascoli a luci rosse”: «Vogliamo raccontare Pascoli in modo giocoso e ironico usando le armi del cabaret e della magia teatrale. Nella rappresentazione il poeta non è soltanto quello insegnato a scuola, piccolo-borghese e innocuo, ma una figura perversa e decadente», spiega Donatella Sechi presidente del sodalizio turritano.

Gli interpreti scherzano tra loro e con il pubblico ripercorrendo gli episodi della vita del poeta, anche attraverso i ricordi degli studi fatti a scuola da ciascuno di noi.

«Un’esistenza segnata da tragici lutti, come la morte del padre, ucciso sulla via di casa, e dall’assenza di legami amorosi. L’eros di Pascoli era bloccato e sublimato dalla produzione poetica. L’unico amore che ha vissuto è quello degli altri, guardato e spiato dal suo rifugio di campagna in una dimensione di isolamento che, per certi versi, ricorda quella vissuta durante il recente lockdown», aggiunge Sechi.

Dopo il successo di pubblico e critica in diversi teatri dell’Isola ecco approdare lo spettacolo anche nel Montiferru: «Uno degli esempi più estremi della sessualità frustrata viene da La digitale purpurea, poesia tratta dai Primi poemetti, che in Pascoli a luci rosse diventa l’occasione per una spassosa rivisitazione lontana da declamazioni e retorica, in linea con la cifra dello spettacolo che vuole, soprattutto, intrattenere. Un Pascoli che non si è mai visto: a teatro si può davvero giocare con la poesia».

Lo spettacolo sarà seguito da un assaggio dei prodotti dell’Olearia Peddio che promuove l’iniziativa.

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