Cinema, arriva dalla Barbagia la terza dimensione dei film hard
Che il 3D, in tempo di crisi, potesse andare in soccorso dell'industria cinematografica, infondendole nuova linfa e stimoli, era cosa abbastanza prevedibile. Così com'era lecito pensare che il mondo del porno - fratellino reietto e sboccacciato del cinema più commerciale e blasonato -, per sopravvivere alla depressione, non avrebbe impiegato molto ad accodarsi alle nuove frontiere tecnologiche, spinto da una semplice constatazione: se la 'dimensione' conta, perché non aggiungerne una terza?Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Effettivamente non ci voleva un genio del marketing per arrivare alla conclusione che la nitidezza e la profondità d'immagine, tipiche della tridimensionalità, ben si sarebbero adattate alle esigenze produttive dell'hard e, soprattutto, ai gusti di un pubblico sempre più vasto e, checché si pensi, esigente.
Sono di pochi giorni fa le immagini del kolossal americano più atteso del settore - la parodia a luci rosse di Avatar , che vedrà i prodi Navi alle prese con ben più piacevoli battaglie -, ma la risposta tricolore non si è fatta attendere.
Il prossimo 3 ottobre, infatti, in occasione del Mi-Sex di Milano (la più importante fiera del sesso organizzata nel nostro paese) sarà presentato al pubblico il trailer del primo film hard italiano interamente girato in 3D: Casino 45 . La storia, seguendo ambiziosamente il filone del grande cinema storico-neorealista, in bilico tra Rossellini e Monicelli, è ambientata alla fine della seconda guerra mondiale e vede come protagonisti due baldi soldati che, di ritorno verso casa, prima di riabbracciare le rispettive famiglie, decidono di soggiornare in un bordello, con tutte le implicazioni/complicazioni del caso.
Il film, diretto da Marcus Dolby, uno dei professionisti più noti dell'ambiente, e prodotto dalla casa di produzione Pink'O, farà parlare di sé, quantomeno in Sardegna, anche per un altro motivo. Basta dare un'occhiata al cast per scorgere, oltre a quello di Franco Trentalance e Vittoria Risi, un nome (o meglio uno pseudonimo) ormai celebre nell'universo hard internazionale che nella forma, di sardo ha ben poco ma nella sostanza è tutto barbaricino: Denis Marti.
Il regista e performer nuorese, che da anni vive in Ungheria - patria della pornografia europea -, affiancherà Trentalance come coprotagonista della pellicola, la cui uscita è prevista a Natale.
Una vera e propria vocazione, quella di Marti, per il cinema porno, che ha vissuto a 360 gradi sia nei panni di attore - sotto l'egida della nota casa di produzione americana Hustler - che di regista.
Andando a spulciare il suo MySpace, però, si scopre il lato squisitamente “normale” o, meglio, convenzionale di Denis: appassionato lettore di Salvatore Satta e del suo Il giorno del giudizio ; spettatore dei film di Sergio Leone e fan dei Simpson , di Amy Winehouse e John Legend. Piccoli frammenti di vita che l'opinione pubblica tende a eclissare, storcendo il naso una volta mostrata la patente di pornodivo.
Insomma, della serie: anche chi fa porno ha un cuore. E chissà, magari grazie al 3D, in Casino 45 , oltre a tutto il resto, riusciremo a vedere anche quello.
MARCO COCCO