Ufficialmente revocata la custodia legale che assoggettava a tutori ogni azione e spesa di Britney Spears. La popstar è così finalmente libera. 

Lo ha deciso un tribunale di Los Angeles dopo tredici anni, chiudendo una battaglia legale che aveva opposto Britney al padre Jamie.

La cantante era stata messa sotto tutela legale, un istituto riservato di solito a persone molto anziane o non più in grado di intendere e di volere, dal 2008, dopo un paio di pubblicizzati crolli mentali.

Per fortuna però Britney si era ripresa e aveva continuato a lavorare e macinare centinaia di milioni di dollari. Soldi che però non poteva utilizzare senza l’autorizzazione del padre e degli altri tutori. 

A sostenerla il movimento #FreeBritney, che aveva allargato il dibattito al tema della "custodianship": "E' un movimento per i diritti umani", ha proclamato Britney che a quasi 40 anni e per la prima volta in oltre un decennio potrà d'ora in poi decidere in totale autonomia sulla sua vita. Nel corso del processo aveva dichiarato che avrebbe voluto sposarsi di nuovo e avere figli, ma che i tutori le negavano l'appuntamento dal ginecologo per togliere la spirale.

Restano aperti alcuni nodi, tra cui i pagamenti degli avvocati di questa battaglia ultradecennale. Su questo la giudice Brenda Penny deve ancora esprimersi e potrebbe farlo in una nuova udienza fissata il 19 dicembre.

(Unioneonline/D)

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