Cacciata dal tavolo della Nazionale Cantanti perché donna. 

Scoppia la polemica dopo il racconto di Aurora Leone, attrice comica dei The Jackal, che ha raccontato la vicenda sui social. Nel corso della cena alla vigilia della Partita del Cuore, che stasera vedrà di fronte all'Allianz Stadium di Torino la Nazionale Italiana Cantanti e i Campioni per la Ricerca, Aurora Leone e Ciro Priello dei The Jackal - convocati tra i Campioni per la Ricerca - sono stati protagonisti di uno spiacevole episodio.

A spiegare la dinamica dei fatti è stata la stessa Leone, in un video sui social insieme con Priello: "Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo della Nazionale Cantanti, e l'organizzatore, Gianluca Pecchini, ci ha detto 'Ciro può stare, tu no, non puoi stare seduta qui. Non farmi spiegare perché’. Mi hanno fatto alzare perché donna, abbiamo fatto presente che non ero un'accompagnatrice, ma giocatrice, sono stata convocata, ho dato anche la taglia dei completini. E mi è stato risposto 'Il completino te lo puoi mettere anche in tribuna, da quando in qua le donne giocano?'".

"A quel punto Ciro si è infervorato, e siamo stati cacciati dall'albergo - prosegue Aurora Leone -. Andro dei Negramaro, Eros Ramazzotti e altri cantanti che erano lì sono venuti a chiederci scusa. Quello che è successo ha dell'incredibile. Questo è un evento di beneficenza, non è la Champions League... Per questo io e Ciro non parteciperemo alla Partita del Cuore. Ci sentiamo estranei da un contesto che dovrebbe avere tutt'altro scopo. Continuiamo a sostenere il progetto, perché donare per la ricerca contro il cancro resta una cosa importante, ma non ci sentiamo di partecipare alla partita. Ringraziamo il presidente della Fondazione piemontese per la ricerca contro il cancro che si è dissociato da quanto avvenuto".

LA REPLICA – In un primo momento è arrivata la replica della Nazionale Cantanti, che in una nota ha spiegato “di non avere mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e followers. C'è solo una cosa - prosegue - nella quale non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione e violenza verbale dai nostri ospiti. Non è la prima volta - conclude la Nazionale Cantanti - che qualcuno cerca pubblicità (e followers....) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia".

IL PASSO INDIETRO – Nel pomeriggio sono arrivate le dimissioni del Dg della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini: "La Nazionale Italiana Cantanti è amareggiata profondamente e si scusa di quanto accaduto ieri sera durante la cena ad Aurora Leone. La nostra è una storia di 40 anni di inclusione e di solidarietà, periodo nel quale siamo sempre stati in prima linea a sostenere i deboli e i diritti di tutti. Oggi a Torino si gioca una partita importante, ogni 100.000 euro in meno raccolti sono 15 diagnosi in meno e 15 potenziali morti in più. Siamo profondamente addolorati di questo grande equivoco in quanto in 40 anni non ci siamo mai trovati a dover gestire una simile situazione. Per tutte queste motivazioni, io, Gianluca Pecchini, dirigente della Nic, mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone. Ci tengo però a sottolineare, a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell'episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via".

EROS RINUNCIA – “Non me la sento di scendere in campo”. Dopo questa vicenda Eros Ramazzotti annuncia che non parteciperà stasera alla Partita del Cuore: "Sono molto dispiaciuto per quello che è accaduto ieri sera tra Aurora di The Jackal e alcuni dirigenti della nazionale cantanti - spiega il 57enne cantautore romano sui suoi social - Sono venuto a Torino per sostenere la Ricerca e supportare le persone fragili e mi trovo coinvolto in una situazione estremamente sgradevole. Sono da sempre contro ad ogni forma di violenza e mi dissocio completamente da ogni atteggiamento discriminatorio. La nazionale cantanti nasce su altri presupposti e con l'ambizione di essere un modello positivo ma a queste condizioni, con questa dirigenza, non me la sento di scendere in campo. In attesa di chiarire l'accaduto nelle opportune sedi - termina Ramazzotti - farò la mia parte donando direttamente e personalmente alla fondazione Piem Ricerca sul Cancro di Candilo, guidata da Donna Allegra Agnelli".


VEZZALI: “TANTA STRADA DA FARE” – Sulla vicenda è intervenuta anche la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina Vezzali: "Quanto denunciato da Aurora Leone è l'ennesima triste attestazione di quanta strada ci sia ancora da fare. ‘Da quando in qua le donne giocano a calcio’ evidenzia la necessità di tanta cultura sportiva. Si punta al cuore, ma qui bisogna ricominciare dal cervello!”.

(Unioneonline/D)

IL VIDEO: 

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