Appuntamento ormai atteso dagli stintinesi e dai turisti, quello della rassegna Stintino Jazz&Classica. La manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Musicale Teatrale LABohème torna dal 4 al 14 luglio.

L'edizione numero 11 parte giovedì prossimo alle 21.30 nel segno della classica, con il Settimino per archi e fiati di Beethoven, nella sala conferenze del museo Mut, eseguito dalla Camerata strumentale del Liceo Azuni. Venerdì 5 luglio alle 22 alle Vele del Porto Vecchio spazio ai fiati con la Blue Note Brass Sextet plus Drums, nato all’interno dell’Orchestra Jazz della Sardegna. Stessa location sabato 6 (alle 21.30) per il racconto musicale “Ciondolino, ovvero delle molte cose grandi negli esseri piccoli”, su libretto di Enrico Paci e musiche di Stefano Garau, con il Lolek Vocal Ensemble diretto da Barbara Agnello e il gruppo strumentale LABohème.

Gli altri concerti - Il MuT ospita il 7 il recital pianistico di Gianluca Paschino, con musiche di Chopin e Schumann e il giorno dopo la lezione-concerto di Bruno Tommaso su “Puccini, il nuovo secolo, la velocità, l’olio, i fagioli e il jazz” e a seguire l’arpista Davide Burani con il recital “Opera Belcanto per arpa”. Il 9 c'è “Danze del mondo per flauto e chitarra” con Annamaria Carroni e Giuseppe Zinchiri,  il 10 gli ex alunni di Stintino Jazz&Classica nella DisOrchestra in “Our sounds”, mentre l'11 tocca al Concerto finale della StintinoJazz Young Orchestra, composta dagli allievi che frequentano una delle tre masterclass parallele alla rassegna, diretti dal docente Roberto Spadoni.

Piccola digressione il 12 alle Cantine Tenute Stintino con Silvia Ruiu (voce) e Mariano Tedde (pianoforte). Il 13 si torna alle Vele del Porto Vecchio il viaggio tra i musical del Novecento American Trip, dove sarà anche la chiusura (14 luglio) con il concerto finale dello StintinoJazz Ensemble che esegue brani scritti dagli allievi della masterclass per compositori condotta da Bruno Tommaso e Roberto Spadoni.

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