Quest'anno ai medici di famiglia servirà più tempo e più spazio per effettuare i vaccini antinfluenzali, per via dei protocolli anti-Covid. A livello organizzativo si stima ci vorrà dalle 2 alle 5 volte in più di tempo rispetto al passato, e per gli spazi molti medici si sono attivati per cercarne di più grandi insieme ai Comuni, magari in tende o negli oratori o attivando dei punti drive-in.

"Prima, per la campagna vaccinale, negli studi dei medici di famiglia c'erano anche fino a 20 persone in sala d'attesa e ci si metteva un minuto a persona", spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg).

Quest'anno le cose saranno, invece, ben diverse. "Potranno entrare al massimo 1-2 persone per volta - prosegue Cricelli - e gli appuntamenti dovranno essere prenotati. Ci vorranno almeno 4-5 minuti a persona così".

C'è da dire che tra i 46.000 medici di medicina generale, distribuiti su 60.000 studi, aggiunge Cricelli, "alcuni possono contare su strutture molto grandi, ma altri anche molto piccole. Ecco perchè i medici di famiglia stanno cercano spazi più grandi per eseguire le vaccinazioni per l'influenza, magari in collaborazione con i Comuni, perché siano messe a disposizione delle tende, o magari le sale degli oratori".

In alcune regioni "si vogliono usare dei punti drive-in, come quelli messi su per i tamponi Covid, o sfruttare quelli già allestiti a tal fine. Sia per i tamponi che per il vaccino deve esserci infatti un infermiere ad eseguirli, sotto la supervisione di un medico". "Diciamo che quest'anno - conclude Cricelli - l'organizzazione sarà più complessa, ma penso che potremo offrire un servizio più accurato, evitando gli affollamenti e le attese del passato".

(Unioneonline/v.l.)
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