Un nuovo impasto per un pane con minore indice glicemico, in particolare dai diabetici.

È l'esperimento dell'associazione Janasdia in collaborazione con l'equipe del Servizio di Diabetologia dell'Assl di Olbia e uno chef gallurese.

I risultati scientifici della ricerca saranno al centro di un congresso internazionale già programmato per la prossima primavera.

"Vorremmo diffondere nel nostro territorio i risultati del progetto, approvato dal comitato di bioetica di Ats Sardegna, così che alcuni panificatori possano iniziare a fare il pane in questa maniera per ottenere un effetto benefico sulla popolazione", spiega Giancarlo Tonolo, direttore di Diabetologia a Olbia e presidente di Janasdia.

Il pane, la fonte più rilevante di carboidrati nella dieta mediterranea, ha un alto indice glicemico. La riduzione di questo fattore favorisce la salute dei pazienti diabetici e prediabetici e dei soggetti "sani".

Il pane a lievitazione naturale ha un indice glicemico inferiore al pane a lievitazione commerciale, ma impone costi di gestione che lo rendono poco diffuso. da qui l'idea di un nuovo impasto.

Secondo quanto fa sapere la Assl di Olbia, lo studio dimostra che il pane ottenuto con questo nuovo impasto genera una risposta glicemica e insulinemica sovrapponibile a quella ottenuta col pane a lievitazione naturale, inferiore a quella del pane a lievitazione commerciale.

L'equipe guidata da Tonolo è composta dall'infermiera di Diabetologia Maria Antonietta Taras, la biologa Sara Cherchi, specialista in scienza dell'alimentazione, e lo chef Fabrizio Contino. (Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata