Eloquio fluente, determinazione e grande passione per la politica in prima linea.

Dieci anni di militanza in Forza Italia prima di essere nominata coordinatrice regionale del suo Molise.

Anna Elsa Tartaglione, classe 1989, di Isernia, da due anni è la leader indiscussa del partito di Silvio Berlusconi in una Regione che cerca di risollevarsi dopo la tragedia del terremoto.

Un impegno sul territorio, in particolare vicino ai giovani, che le ha consentito di riscuotere gli apprezzamenti dei suoi concittadini e di tutto il Sud.

Laureata in scienze politiche dell'amministrazione, la sua preparazione e la capacità di affrontare problematiche complesse del territorio che rappresenta hanno caratterizzato la sua attività politica fino alla svolta dello scorso anno quando viene eletta alla Camera candidandosi nella Circoscrizione Puglia alle elezioni del 4 marzo.

Da allora la sua vita è cambiata e dopo gli studi, i sacrifici e l'impegno sociale, dedica anima e corpo alla politica e a Forza Italia.

La giovane deputata era in Sardegna per la campagna elettorale del suo partito e l'abbiamo incontrata a margine della conferenza stampa unificata dei tre leader giunti a Cagliari a sostegno di Christian Solinas, candidato presidente della coalizione di centro destra, civica e sardista.

Quando nasce il suo impegno politico?

"Il mio impegno e la mia passione per la politica nascono già a 14 anni, quando sostenevo la lista di Forza Italia al Consiglio Comunale di Isernia nella quale era candidata anche mia madre, una delle attiviste della prim'ora degli azzurri molisani. A diciotto anni, poi, ho iniziato a militare nel movimento giovanile sostenendo le battaglie principali di libertà portate avanti da Silvio Berlusconi".

Forza Italia è stato il partito del centrodestra più votato alle scorse elezioni regionali in Molise. Il motivo di questo successo?

"Il successo in Molise del centrodestra e di Forza Italia è stato possibile grazie all'impegno del presidente Berlusconi, che si è di fatto trasferito in Molise per la campagna elettorale, visitando anche i paesi più piccoli. E le nostre proposte hanno convinto gli elettori".

Quali sono le risorse su cui devono puntare il Molise ed il Sud per riuscire a tenere testa alle Regioni più ricche?

"Il dramma del sud e del Molise è la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Sono troppi i ragazzi e le ragazze che devono lasciare la loro terra di origine nella speranza di trovare un lavoro.

La nostra ricetta che si può applicare subito consiste nell'utilizzare le risorse del fondo sociale europeo destinate al sud per sgravi fiscali e contributivi a chi assume. In questo modo un giovane che guadagna 1.200 euro, costerà all'azienda non il doppio come accade oggi, ma soltanto i 1.200 euro di base. In questo modo le aziende avranno un forte vantaggio ad assumere i giovani".

Lei è nella Commissione Bicamerale che si deve occupare di questo problema come intende affrontare le lamentele che le imprese ed i cittadini manifestano quotidianamente alla politica?

"Il mio obiettivo è quello di realizzare al più presto uno dei punti qualificanti del programma del centrodestra: l'eliminazione delle autorizzazioni preventive, che devono essere sostituite dai controlli ex-post. In questo modo si eliminerebbero le lentezze del sistema, che di fatto impediscono la realizzazione di tantissimi progetti.

Il centro destra da sempre vuole lottare contro il regime della burocrazia asfissiante e contro le ingiustizie fiscali e giudiziarie che minano alla base le potenzialità di sviluppo espresse dal mondo delle imprese".

Giorgia Meloni è contro le quote rosa. Da donna, lei come la pensa?

"Io sono convinta che le donne hanno una marcia in più, per questo, tra non molto, sono sicura che nasceranno le quote azzurre per tutelare gli uomini".

Come pensa finirà il voto di domenica in Sardegna?

"Il centrodestra è maggioranza naturale nel nostro Paese, lo dimostrano tutte le ultime elezioni regionali, dal Molise al Friuli Venezia Giulia, fino al Trentino Alto Adige e all'Abruzzo. Sono sicura che vinceremo anche in Sardegna, in Basilicata e in Piemonte e torneremo presto al governo del Paese".

L.P.
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