Il numero due di Forza Italia che sostiene che la famiglia senza figli non esiste, l’ex compagna di Silvio Berlusconi che si dissocia.

La polemica corre sul web dopo le parole di Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, pronunciate alla conferenza stampa di FI sulle iniziative organizzate per la festa della mamma: "La famiglia è per noi il nucleo fondamentale della società e va difesa, ma senza figli non esiste. Le nostre politiche sono sempre state a sostegno della maternità, ad esempio nel Recovery plan presentato dal governo italiano a Bruxelles c'è una parte consistente sugli asili nido. Noi continuiamo ad andare in quella direzione".

"La donna non è una fattrice – ha aggiunto - si realizza pienamente con la maternità e noi dobbiamo tutelare il ruolo della donna nella società permettendole contemporaneamente di essere madre e di realizzarsi nel lavoro".

E ancora “lo Stato deve incentivare la maternità e sostenere le donne che vogliono fare figli, la maternità deve essere supportata dalle istituzioni. Se decresce la popolazione la società si impoverisce, le generazioni future sono destinate a essere più povere perché la denatalità comporta conseguenze anche economiche oltre a quelle sociali. Il nostro modello di società rischia di degradarsi se non si punta sulla natalità. Per questo bisogna aiutare e non penalizzare le famiglie numerose, lo Stato deve incentivare strutture che consentano alle donne di lavorare e, al contempo, a non dover rinunciare alla famiglia. Essere mamme è una manifestazione di libertà, un modo per realizzarsi che fa guardare al futuro con speranza". 

L’ATTACCO – Prende le distanze da questo intervento Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, che in una storia pubblicata sul suo profilo Instagram rivela "perché non voto più FI" condividendo una citazione di Tajani e sostenendo il ddl Zan con una bandiera arcobaleno (e come sottofondo una canzone di Fedez, "Bella storia").

L'ex fidanzata del Cav si è già espressa a favore della legge contro l'omotransfobia approvata alla Camera, sottolineando il rispetto della libertà di coscienza su temi delicati da sempre garantita dai vertici di FI ai propri parlamentari. 

(Unioneonline/D)

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