Mentre in Ucraina si consuma il dramma della guerra e mentre la comunità internazionale cerca di far riprendere la via del negoziato a Kiev e a Mosca, in Italia i malumori del Movimento 5 Stelle agitano la maggioranza che sostiene il governo Draghi.

SUPERBONUS – I pentastellati, innanzitutto, non hanno gradito le critiche dell’esecutivo al Superbonus e stanno facendo le barricate affinché la misura venga mantenuta.

Lo ha detto chiaro e tondo il presidente del M5S, Giuseppe Conte: "Nella questione della transizione ecologica rientra anche la questione del Superbonus. In questi giorni ha fatto scalpore la posizione del presidente Draghi che al Parlamento Ue ha criticato il superbonus ed è stata una cosa che ci ha sorpreso molto", ha detto l’ex premier durante una diretta su Instagram. "E ci ha stupito – ha aggiunto Conte - il voler deprezzare una misura che ci ha fatto ricevere il plauso della presidente von der Leyen".

"Noi non possiamo venir meno ai nostri valori, noi sosteniamo lealmente governo", ha proseguito poi il leader pentastellato, “ma non siamo al governo per ambizioni personali e per questo saremo al governo solo a queste condizioni". 

IL TERMOVALORIZZATORE – Sempre in tema di transizione economica, Conte ha tuonato anche contro il dl Aiuti per quanto riguarda la gestione dei rifiuti a Roma. Nel "nostro Dna c'è la transizione ecologica" e "quando questo governo" è "nato, abbiamo chiesto ai nostri iscritti se volevano appoggiarlo sul presupposto di continuare nella transizione". Per questo, ha sottolineato Conte – “non è possibile che ci venga chiesto di firmare una cambiale in bianco" laddove "il sindaco di Roma ha già preannunciato un termovalorizzatore. Non abbiamo potuto firmare quel decreto con grande sofferenza, si è consumato un ricatto". 

UCRAINA – Altro tema di attrito sono gli aiuti all’Ucraina, soprattutto per quel che riguarda gli armamenti. "Io mi sono meravigliato che non ci sia stata la possibilità del premier di passare in Parlamento prima di viaggi importanti come Washington o Kiev. Durante pandemia c'è sempre stato un trasparente confronto", ha detto Conte nella sua diretta, parlando dei viaggi del premier Draghi.

"Sono rimasto sorpreso – ha aggiunto Giuseppe Conte - anche che nessuna altra forza politica si sia associata a questa richiesta, anche forze che a parole hanno dato segnali che vogliono la pace". "Anche se isolati in Parlamento", Conte ha spiegato che il M5S non lo è nel mondo reale, "io raccolgo le voci dei cittadini" e "ci batteremo" per il "negoziato" e la pace, contro "l'escalation militare".

MESSAGGI CHIARI – Insomma, messaggi chiari di malcontento. Del resto, già venerdì il leader del M5S aveva avvisato: “Un governo di unità nazionale deve avere una giustificazione, deve essere l'eccezione nel quadro dello sviluppo della vita istituzionale del Paese. C'erano tutte le condizioni perché nascesse questo governo, per il M5s è stato un passaggio non facile. Un governo di unità nazionale, sei mesi, otto mesi, un anno, dopo un anno la dialettica politica deve riprendere. Se questa dialettica non può esplicarsi nelle forme limpide e trasparenti che si addicono al gioco politico, con la p maiuscola, si creano delle condizioni critiche che non giovano all'esplicarsi dell'azione di governo".

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata