«Solidarietà a Fassino»: Francesco Mura (FdI) condanna le parole choc del consigliere Carta (Pd)
Il coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni esprime vicinanza al deputato. Il dem sardo su Facebook: «Ad ammazzarlo non si fa peccato»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Scrivere “ad ammazzarlo non si fa peccato” non è solo un’uscita infelice o iperbolica, come goffamente giustificato in seguito. È un’espressione violenta e gravissima, incompatibile con il ruolo istituzionale di chi l’ha pronunciata». Sono le parole di Francesco Mura, parlamentare e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Sardegna, che interviene dopo il commento choc pubblicato da Davide Carta, consigliere comunale del Partito Democratico a Cagliari, sotto un post che attaccava duramente Piero Fassino, deputato e volto storico del PD, lo stesso partito di Carta.
Fratelli d’Italia ha espresso piena solidarietà e vicinanza a Fassino, condannando duramente il linguaggio utilizzato e puntando il dito contro «l’intolleranza e l’odio rosso». Il post incriminato è stato pubblicato sulla pagina Instagram ufficiale di Fratelli d’Italia e rilanciato con la frase di Carta — fredda e lapidaria — che in breve tempo è stata screenshottata dagli utenti e ha fatto il giro di social e chat.
«A rendere il tutto ancora più grave – prosegue Mura – è il contesto in cui quella frase è stata pronunciata: una discussione accesa sulle vittime civili di Gaza, dove ancora una volta è emerso un linguaggio impregnato di odio ideologico, privo di misura e umanità. L’atteggiamento del consigliere Carta non è purtroppo un caso isolato, ma si inserisce in un clima sempre più avvelenato, alimentato da settori dell’area pro-palestinese, dove la denuncia dei drammi del conflitto mediorientale troppo spesso degenera in delegittimazione violenta, intolleranza e antisemitismo mascherato».
L’intervento dell’esponente di FdI, che richiama la bagarre scoppiata su Facebook, si conclude con un appello alla responsabilità politica: «Nessuna divergenza politica, né alcuna presa di posizione sul conflitto israelo-palestinese può giustificare l’uso di parole che evocano la morte come soluzione. In un momento storico tanto delicato, la politica deve riscoprire il valore della responsabilità, del rispetto e del confronto civile. Mi auguro che il Partito Democratico prenda immediatamente le distanze da quanto accaduto e valuti con serietà la permanenza di Davide Carta nel ruolo di consigliere comunale. Chi rappresenta le istituzioni non può permettersi simili derive».
(Unioneonline/v.f.)