Il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini e il vicepresidente Giuseppe Frau, come delegati dell'Assemblea, stamattina hanno presentato in Cassazione le richieste per l'abrogazione della legge numero 86 del 2024 sull'Autonomia differenziata, nota anche come legge Calderoli. Oltre alla Sardegna, anche i Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia e Toscana si sono schierati contro.

«La Sardegna è in prima fila, con altri quattro Consigli regionali, per abrogare una legge iniqua che crea disparità tra i cittadini: qualunque strada porti al risultato finale di creare una pietra tombale su questa legge va benissimo», le dichiarazioni di Comandini. «Tutti gli italiani devono avere gli stessi diritti senza distinzione di nascita o residenza. Questa è una battaglia di civiltà, di democrazia e di unità per tutti».

«Le disuguaglianze che la legge Calderoli crea tra regioni ricche e povere, tra Nord e Sud, tra cittadini di Serie A e Serie B devono venire meno», ha aggiunto Frau. «La consegna, da parte di cinque regioni, delle approvazioni nei Consigli regionali per poter procedere col referendum segna una strada che andrà seguita dal referendum per abrogare la legge Calderoli, in modo da tenere l’Italia unita con servizi e diritti uguali per tutti i cittadini».

«Siamo sicuri che la Cassazione accetterà le nostre richieste, andremo rapidamente al voto referendario per togliere di mezzo questa legge iniqua contro il Mezzogiorno», ha detto il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero.

Le interviste (Video di Stefano Fioretti):

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