Salvini ai cinquestelle: "Basta bloccare l'Italia da sud a nord"
Dure critiche dal viceministro, ospite di Agorà, ai nuovi ostacoli alla Pedemontana VenetaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il ministro Salvini interviene ad Agorà, il talk show condotto da Serena Bortone su Rai 3, per raccontare la situazione in casa Lega negli ultimi giorni e per l'ultimo appello agli elettori in vista delle elezioni europee di domenica.
Il vicepremier ha ribadito la bontà delle azioni messe in campo contro l'immigrazione clandestina e per garantire la sicurezza degli italiani con più uomini nelle forze dell'ordine ed una lotta senza quartiere a tutte le mafie, oltre alle misure economiche con quota 100 e la flat tax per le piccole e medie partite iva fino a 65mila euro che pagheranno una tassa fissa del 15% senza iva e senza burocrazia.
Nel corso dell'intervento il leader della Lega ha tuonato contro un Ministro, senza fare il nome, ma il riferimento sembrerebbe condurre a Toninelli, responsabile delle infrastrutture, perché parrebbe che la Pedemontana Veneta sia stata nuovamente bloccata nonostante la recente vittoria della Regione Veneto al Tar contro i ricorsi di Codacons, Impregilo e alcuni cittadini espropriati.
Un'opera pagata da privati su cui si sono abbattuti i ricorsi, presentati da alcune associazioni e da singoli proprietari di terreni, spazzati via dalla recente sentenza del Tribunale Amministrativo del Veneto.
Sembravano superate tutte le difficoltà per un'opera considerata strategica da tutto il nord, popolazioni e imprese, invece oggi la notizia di nuove difficoltà dal Movimento 5 Stelle.
Quindi il monito di Salvini: "Basta bloccare l'Italia da nord a sud", e l'auspicio del vicepremier è che da lunedì si velocizzi l'azione di governo e si riaprano i cantieri di gran carriera.
Sul versante sicurezza il Ministro si è complimentato con le forze dell'ordine e ha dato notizia, in diretta, di un blitz in corso nei confronti del clan Casamonica.
Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia stanno infatti effettuando perquisizioni e fermi in zona Tuscolana, nella capitale, dove molti uomini del clan risiedono. Nel corso dell'operazione, coordinata dalla procura di Roma, sono stati eseguiti degli arresti in flagranza di reato.
L.P.