Dopo "l'esperienza devastante" della creazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni politiche, Matteo Renzi, si è andato a rilassare con le nonne.

Una colazione con nonna Maria, 98 anni, e nonna Annamaria, 88.

"Saranno loro le mie spin doctor in questa campagna elettorale", ha scritto l'ex premier su Facebook.

"Le nonne, che ne hanno viste di tutti i colori, sanno che in campagna elettorale tutti promettono tutto, e sanno riportarti coi piedi per terra, alla concretezza della realtà, non nel magico mondo delle promesse elettorali", ha aggiunto.

Quindi, sulla campagna elettorale: "Sarà un bagno nella vita di tutti i giorni, dalle proposte sugli stipendi alla sanità e al sociale. Difendendo le cose che abbiamo fatto e rilanciando sui progetti per l'Italia".

"Non promettiamo miracoli - è la chiosa - facciamo proposte credibili e realizzabili. Come ci hanno insegnato proprio le nostre nonne. Le promesse irrealizzabili le lasciamo ad altri".

Il segretario del Pd, sommerso dalle critiche interne per la selezione delle candidature, nel corso di un'intervista a Barbara D'Urso ha negato di aver infarcito le liste di suoi fedelissimi.

Ha citato personaggi della società civile come Paolo Siani e Lucia Annibali, "un medico che viene dalla lotta alla camorra e una donna coraggiosa".

E ha rilanciato sugli 80 euro: "Oltre al bonus aggiungeremo un assegno per ogni figlio, che può essere di 80 euro", ha dichiarato.

Intanto sulle liste è intervenuto anche Enrico Letta, che si è detto "attonito" per quanto accaduto. "Sia per il merito che per il metodo: durante questo fine settimana si è consumata una vicenda dai contorni tragici, che si traduce in un altro insperato e immeritato regalo a Berlusconi e i Cinque Stelle. Una incredibile corsa verso l'abisso".

(Unioneonline/L)
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