Prosegue, anche a distanza, il muro contro muro nel centrodestra sulle elezioni regionali in Sardegna tra Fratelli d’Italia e Lega, anche – ma non solo – attraverso le dichiarazioni dei due leader.

«Si troverà la quadra», ha detto Matteo Salvini sulle candidature, e i meloniani ribattono: «Salvini in Sardegna vale il 3%», sottolineando che il governatore Solinas è, nei sondaggi, l’ultimo in classifica. Inoltre non gode dell’appoggio delle liste locali. Ma Paolo Truzzu – FdI –, che a gradimento non va molto meglio, ha dalla sua un nome blindato da Meloni. E c’è poi Alessandra Todde, su cui è arrivata la convergenza di Schlein e Conte, che sembra non temere la concorrenza di Soru.

Salvini sul campo spara a zero e nel salotto di Bruno Vespa ha annunciato che se il “suo” Solinas salta in Sardegna, saltano anche le candidature di Marsilio in Abruzzo e di Bardi in Basilicata. E FdI non le manda a dire: «Se la Lega non cede, finirà che ci spaccheremo e ognuno andrà per la sua strada». Anche se, sussurrano, al Carroccio non converrebbe affatto.

(Unioneonline/s.s.)

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