Le elezioni regionali di domenica in Sardegna hanno fornito alcune indicazioni abbastanza precise per i partiti nazionali, anche perché il numero assoluto dei votanti delle ultime tre tornate elettorali non si è modificato in modo eccessivo: 790.709 (53,78% degli aventi diritto) nel 2019; 713.789 (53,17 %) alle politiche del 2022, 751.296 (51,9%) domenica scorsa.

Le mappe del voto elaborate da YouTrend mostrano che la circoscrizione in cui Truzzu ha il maggior vantaggio su Todde è Olbia-Tempio (56,4% Truzzu vs 37,9% Todde), mentre quella in cui Todde ha il maggior vantaggio su Truzzu è Cagliari (49,3% Todde vs 41,2% Truzzu).

Se si guarda il voto nei capoluoghi, vediamo un vantaggio di Todde su Truzzu compreso tra i 15 e i 20 punti nei due comuni principali, ossia Cagliari e Sassari, e di 21 punti a Nuoro, città in cui Todde risiede. A Oristano, invece, ha vinto Truzzu con 6 punti di vantaggio su Todde. La prima ha ottenuto 331.109 voti, 41mila in più di quelli ottenuti (290.720) dall'insieme delle liste che la sostenevano. Viceversa Truzzu ha avuto meno voti di quelli delle liste che lo sostenevano: 328.494 voti contro 333.873 delle liste. Il primo partito, il Pd, che ha ricevuto domenica 94.411 voti (13,8%), ne aveva ottenuti alle politiche del 2022 128.438 (18,74), ma una serie di liste presenti in queste Regionali esprimevano candidati all'interno delle liste Dem, come i 20.761 voti dei Progressisti di Zedda, gli 11.529 del Psi, ecc.

Alle Regionali 2019 gli elettori che avevano scelto i Dem erano stati 96 235 (13,48). Decisamente più altalenanti i risultati di M5s, che è passato dai 69 573 voti (9,74%) del 2019 (quando correva da solo), ai 149.460 voti (21,80) delle politiche 2022, per riscendere agli attuali 53.066 (7,8%) a cui possono aggiungersi quelli della lista Civica di Todde (27.261, pari al 4%), ma che non gli consentono di essere il primo partito della coalizione.

Nel centrodestra da rilevare il ribaltamento dei rapporti di forza interni. Nel 2019 la Lega era stata scelta da 81.421 elettori (11,40%), e altri 70.000 (9,86) avevano optato per il Psd'Az. I due partiti alle politiche 2022 si erano presentati insieme, ottenendo 42.860 voti (6,25). Domenica la Lega è crollata a 25.609 voti (3,7) e il Psd'Az si è fermato a 36.997 voti (5,4). Destino inverso per FdI, che nel 2019 fu scelto da 33.716 elettori (4,72), per impennarsi a 161.771 voti (23,60) alle politiche 2022, e poi riscendere a 93.122 voti (13,6), che lo collocano al secondo posto, dietro al Pd, come partito più votato. Nel 2019 optarono per Forza Italia 57.430 elettori (8,04), alle politiche 2022 furono 58.849 (8,58) e nella prima tornata senza Berlusconi sono 43.17 (6,3). 

(Unioneonline)

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