Si ingrossa il fronte del no al referendum e fioccano le mobilitazioni dei comitati.

NOstra, il comitato giovanile per il no al taglio di un terzo dei parlamentari (diventerebbero 600 al posto degli attuali 945) ha annunciato nel corso di una conferenza stampa alla Camera una manifestazione di piazza il 12 settembre.

All'evento era presente Jasmine Cristallo, portavoce nazionale delle Sardine (che sostengono il no) e Emma Bonino. "Come +Europa - ha spiegato Bonino - sosteniamo l'iniziativa dei giovani, noi faremo una maratona oratoria il 9 settembre, vedremo se in forma pubblica o in streaming. Sono contraria a una riforma fatta in questo modo, è come se un coinquilino del primo piano togliesse la trave portante senza occuparsi della stabilità complessiva del caseggiato. In una democrazia parlamentare non si procede così".

E se Zingaretti ha impegnato il suo partito per il sì in una lettera inviata oggi a La Repubblica (ma è tutta da vedere la scelta dei rappresentanti e militanti del partito) si ingrossa il fronte del no, in un referendum il cui risultato oggi sembra un po' meno scontato di ieri, pur avendo il sì i favori del pronostico.

Si espone per il no Pierferdinando Casini di Italia Viva, e lo stesso Silvio Berlusconi non nasconde i suoi dubbi, lasciando eletti ed elettori di Forza Italia libertà di scelta, a differenza degli alleati Salvini e Meloni che sono schierati per il sì come M5S e Pd.

"Questo taglio fatto così rischia di essere solo un atto damagogico che limita la rappresentanza", ragiona il leader di Forza Italia. "Sono personalmente molto perplesso. Io sto ancora riflettendo sul mio voto, fermo restando l'assoluta libertà per i nostri militanti e per i nostri eletti. Questo taglio non si inquadra in una riforma complessiva del funzionamento delle istituzioni e avrà come probabile effetto una riduzione degli spazi di democrazia con delle Regioni che non potranno essere rappresentate in Parlamento da parlamentari dei partiti della minoranza" argomenta Berluscono intervistato nel programma Agorà.

(Unioneonline/L)
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