"Rifiuto le divisioni, sono in campo per unire".

Marzia Cilloccu, candidata alle primarie del centrosinistra del 5 maggio, gioca solo per vincere.

"Voglio diventare sindaco della mia città e non metto in conto una sconfitta".

Perché dovrebbero votare lei?

"Perché sono l'espressione di un mondo imprenditoriale e di un ambiente che non ha una precisa connotazione politica".

Ma lei è di Campo progressista?

"In questo momento non mi riconosco, mi sento rappresentante del mondo produttivo, delle associazioni e del mondo civico che sto componendo".

Cosa ha che gli altri non hanno?

"Io so ascoltare e ho la capacità di dialogare. Avendo un approccio da imprenditrice e da mamma lavoratrice so mettere insieme le cose e confrontare con praticità le esigenze di mondi diversi".

Un aggettivo per descrivere i suoi avversari.

"Per Ghirra direi collaborativa, Matteo Lecis Cocco Ortu è preparato".

Se non fosse lei, chi vorrebbe come vincitore?

"È impossibile scegliere".

Pronta a perdere?

"Direi di no".

Dicono che vi manchi la leadership di Zedda.

"Non faccio mai paragoni. Ogni persona è diversa dall'altra".

Nessuno ha avuto il consenso della coalizione. Perché?

"Probabilmente le dimissioni del sindaco sono arrivate in un momento in cui la coalizione non era preparata. È stato un problema di tempo".

Sono stati commessi errori?

"Io non saprei, non ho partecipato alla ricerca di un nome condiviso. Ho aspettato che si trovasse e nel frattempo sono arrivate le proposte della mia candidatura".

Chi le ha chiesto di candidarsi?

"Le liste civiche e poi ci sono state le adesioni di aree autorevoli del Pd, dei comunisti, socialisti, Autonomisti per Lussu".

Nessuno di Campo progressista?

"No".

Il Pd ha lasciato libertà di voto. Le conviene?

"Sì".

Alla sua presentazione c'era molto Pd. È la loro candidata?

"Spero di sì. Del Pd e non solo".

C'è un accordo con Paolo Fadda per farla votare?

"Sì, ma non è l'unica corrente".

Quali sono le altre?

"C'è l'adesione di tutte le parti più autorevoli del Pd cagliaritano e sardo".

Area Cabras?

"Ci sono tutte".

Cosa sarà del ricorso per il seggio in Regione?

"È lì, c'è una scadenza il 12 giugno al Tar".

Interferisce con la candidatura?

"No. È uno strumento legittimo che ho condiviso con altri due".

Non mette a rischio i rapporti in maggioranza?

"La mia attenzione verso Cagliari fuga ogni dubbio. Ho fatto ricorso perché c'erano le condizioni ma è sotto gli occhi di tutti il mio impegno per diventare sindaca di questa città".

Tra il ricorso vinto e l'elezione a sindaca?

"Se divento sindaca lo ritiro".

Nessuno ha avuto il tempo di partecipare alle primarie a parte voi. È giusto?

"I tavoli per le primarie sono iniziati una settimana prima della chiusura. Se qualcuno si fosse voluto candidare avrebbe avuto il tempo di farlo".

Il centrodestra forse ha già scelto. Sono più uniti?

"Nel centrosinistra ho visto molta volontà di dialogare e rispetto verso la parte civica che sento più vicina a me".

Poniamo che a maggio vinca lei, batterà Truzzu?

"Assolutamente sì".

Mariella Careddu

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