Per far quadrare i conti sulla parte delle tasse che spettano alla Sardegna, tra Regione e Stato, c'è l'Agenzia sarda delle entrate (Ase).

Il nuovo ente è in embrione già da diverso tempo e nei prossimi mesi dovrebbe nascere ufficialmente.

Non avrà compiti esattoriali (quelli rimangono in capo all'Agenzia delle entrate) ma dovrà vigilare, calcolare e trattare col governo per quantificare la quota delle entrate che rimarrà nelle casse regionali. L'assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, spiega quale sarà il ruolo chiave dell'Agenzia sarda: "Sarà un organismo tecnico che dialogherà con l'Agenzia delle entrate.

In questo modo avremo un maggiore controllo dei flussi erariali".

Non è escluso, però, che tra i compiti dell'Agenzia sarda delle entrate possa rientrare anche il prelievo fiscale di tasse locali come l'addizionale Irpef: "Faremo un'analisi di costi e benefici - sottolinea Paci - e solo allora decideremo cosa fare. La certezza è che si tratta di un ente totalmente regionale".

L'Agenzia dovrebbe avere una direzione generale e una ventina di dipendenti in totale.
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