Il Senato ha approvato con 109 si, 77 no e un astenuto il disegno di legge costituzionale sul premierato, che contiene tra l’altro le modifiche necessarie all’elezione diretta del premier. Il provvedimento passa ora alla Camera. 

Soddisfatta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «La riforma sul premierato passa in Senato. Un primo passo in avanti per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle nostre Istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati», il suo commento dopo la fumata bianca a Palazzo Madama.

Polemiche invece le opposizioni. «Giorgia Meloni incapace di affrontare i problemi del Paese cerca di cambiare la Costituzione, affermando che la riforma costituzionale è assolutamente necessaria. Che, anzi, lei non riesce a governare perché i lacci istituzionali glielo impediscono», ha affermato il capogruppo Pd Francesco Boccia in dichiarazione di voto. Aggiungendo: «Chissenefrega se l'Italia sarà ancora più divisa. È un sistema che non esiste in nessun altro paese occidentale e democratico? Non importa, o la va, o la spacca», ha concluso Boccia. 

Anche il M5S, per voce di Stefano Patuanelli, parla di «riforma sbagliata». «Fuori da queste aule – ha detto il senatore pentastellato rivolto alla maggioranza - c'è un Paese che vuole esprimersi su questo tema. Lo farà nella dinamica referendaria e io sono convinto che lo farà consapevolmente bocciando questa riforma e sarà l'inizio del vostro declino politico».

(Unioneonline/l.f.)

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