Polemica sulle foto dei consiglieri regionali che hanno votato contro l’urgenza per la legge Pratobello
I capigruppo del Campo largo: «Decisione condivisa, no a intimidazioni». Il presidente Comandini: «Le regole ci sono, vanno rispettate». Solidarietà dalla CgilPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È polemica dopo che un comitato gallurese contro la speculazione energetica in Sardegna ha pubblicato nomi e volti dei consiglieri regionali del Campo largo che hanno votato contro la procedura d’urgenza per la discussione della Legge Pratobello, che avrebbe evitato le lungaggini del rimpallo tra commissioni.
«Questa decisione è stata presa dall’intera maggioranza, composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Orizzonte Comune, Progressisti, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura. Di conseguenza, i rispettivi capigruppo – Roberto Deriu, Michele Ciusa, Maria Laura Orrù, Sandro Porcu, Francesco Agus, Sebastian Cocco, Luca Pizzuto – si sono espressi in accordo», si legge in una nota del Campo Largo. Documento che prosegue: «Ogni tentativo di mistificare quanto accaduto, o di usare le decisioni del consiglio regionale per fini intimidatori, sarà respinto dalla coalizione del Campo Largo, composta da forze politiche e persone determinate a trattare con serietà temi complessi e vitali per la Sardegna, come la transizione energetica e la protezione ambientale e paesaggistica».
Il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini invita tutti ad abbassare i toni: «Le regole ci sono e devono essere rispettate. In democrazia bisogna seguirle anche se non sono condivise. Dispiace che ci siano polemiche per il solo fatto che in questo Consiglio si seguono le procedure a garanzia di tutto il popolo sardo». L’esponente Pd aggiunge che «difenderò sempre le prerogative dei consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, il loro lavoro e le loro opinioni nel rispetto della democrazia
Per Comandini le difficoltà si superano con il rispetto sia del pensiero che dell’immagine altrui: «Ha sempre torto chi insulta e cerca prepotentemente di fomentare l’opinione pubblica gettando discredito gratuito su coloro che non la pensano nella stessa maniera».
Sulla vicenda interviene anche la Cgil: «Nel dibattito democratico non può esserci spazio per i toni meschini e intimidatori rivolti contro i consiglieri regionali Maria Laura Orrù, Luca Pizzuto, Sandro Porcu, Sebastian Cocco e Michele Ciusa, ai quali va la solidarietà della Cgil della Sardegna». Lo ha detto il segretario del sindacato, Fausto Durante, sottolineando che «è un vile tentativo quello di delegittimare chi la pensa diversamente: le battaglie politiche si fanno con la forza delle idee, delle proposte, degli argomenti, quando si passa alle minacce o alle liste di proscrizione si superano i limiti del confronto politico e della dialettica democratica».
(Unioneonline)