Un collegio unico per la Sardegna, distinto da quello siciliano, per le elezioni del Parlamento europeo. È il centro della proposta di legge nazionale di cui si è discusso in commissione Autonomia nel Consiglio regionale sardo, presieduta da Andrea Piras (Lega), che l’ha approvata all’unanimità.

Ora ci sarà il passaggio in Aula, con relatore Michele Mossa, consigliere dei Riformatori e presidente della commissione speciale per l'insularità. Dopo il via libera sarà trasmessa al Parlamento che la dovrà calendarizzare al più presto.

«È un risultato di grande importanza per i sardi - ha detto il presidente della prima commissione - e penso anche che sia un atto molto atteso. Il nostro popolo ha necessità di certezze in Europa, dove si decide tutto. A cominciare dalle politiche sui trasporti e sulla continuità territoriale per passare all'agricoltura e alla fiscalità».

La legge è formata da solo due articoli che stabiliscono la nuova tabella di divisione in circoscrizioni per l'Italia. Un correttivo, si legge nella relazione della norma frutto di una proposta trasversale, «necessario perché il meccanismo del riequilibrio determina oggi l'elevata probabilità che a rappresentare la Sardegna nel Parlamento europeo vadano candidati di partiti che in Sardegna ottengono percentuali molto basse e quindi scarsamente rappresentativi degli elettori sardi».

«Il nostro obiettivo - ha sottolineato Piras - è il via libera finale al massimo alla fine dell'estate e sono sicuro che i parlamentari sardi, il partito che rappresento ma anche tutte le forze di maggioranza del governo Meloni, non perderanno tempo».

(Unioneonline/s.s.)

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