“L’intervento della Protezione Civile sulla situazione dei rifiuti a Roma non è più procrastinabile. Regione, Comune e Ama hanno fallito. I romani non meritano questo scempio. La questione è diventata nazionale. Parliamo della Capitale d’Italia. Il Governo agisca”.

Duro attacco di Carlo Calenda su Twitter al sindaco di Roma Virginia Raggi sull’emergenza rifiuti nella Capitale.

Secondo il leader di “Azione”, candidato alle prossime comunali contro l’esponente del Movimento 5 Stelle e l’ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, “incoronato” dalle primarie di centrosinistra, la prima cittadina ha fallito: le strade sono invase da giorni dai sacchetti della spazzatura.

Pattumiere sono state date alle fiamme da Ostia alla zona di Porta Portese, fino ai Parioli, e anche i ristoranti risentono negativamente dalla situazione, con riduzioni dei ricavi.

Domani è festa e Ama – la società in house del Comune che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti – sta cercando di reperire volontari per arginare le criticità; per dopodomani a Roma è previsto uno sciopero dei lavoratori del settore dei servizi ambientali. Sciopero che potrebbe essere scongiurato nel caso in cui oggi venga raggiunto, durante l’incontro in prefettura, un accordo tra sindacati e Ama.

Anche alcuni esponenti locali del Partito democratico criticano l’operato di Virginia Raggi: “Il solito problema, un enorme macigno sulla testa di noi romani per costi e servizi, ossia l'assenza degli impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti", denunciano Flavio Vocaturo e Andrea Firotto.

"Nonostante il piano dei rifiuti 2019-2025 approvato della Regione Lazio e presentato dall'assessore Massimiliano Valeriani che metteva a disposizione una somma economica per investire sugli impianti, il Comune di Roma non ha approfittato dell'opportunità. Questo ha fatto sì che la raccolta dei rifiuti non sia continua, che la differenziata sia ferma sotto il 46%, quando secondo Raggi nel 2021 saremmo dovuti essere al 70%. Oggi che siamo a metà del 2021 abbiamo strade invase di rifiuti, operatori stremati e un serio rischio sanitario. Serve una politica diversa, di investimento e di una grande realtà aziendale futuristica. Raggi non ha dato quel cambiamento che tutti si aspettavano, la paura di fare e l'incapacità di alcuni amministratori oggi fanno ritrovare Roma come non la vorremmo vedere", hanno aggiunto.

Per cercare di trovare una soluzione alla situazione emergenziale la Regione Lazio sta pensando all’utilizzo della Protezione Civile per liberare le strade dall’immondizia.

(Unioneonline/F)

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