La maggioranza che sostiene Soddu non c’è più. Almeno negli originari schieramenti.

A certificarlo oggi la fuga di altri due consiglieri comunali, Marianna Palumbo e Stefano Mattu che ufficializzano l’uscita dal gruppo consiliare Andrea Soddu Sindaco e il conseguente passaggio al gruppo Misto.

«Le motivazioni che sono alla base di tale decisione sono legate alla scelta del sindaco Andrea Soddu di correre alla carica di consigliere regionale per la coalizione che sostiene Renato Soru. - scrivono - Scelta che non condividiamo per forma e per sostanza, e che ha tracciato una frattura politica ormai tanto evidente quanto insormontabile tra noi e il resto del gruppo di maggioranza che questa decisione in parte l’ha subita passivamente, e in parte l’ha avallata arenandosi dentro un processo decisionale spesso opaco e alquanto improvvisato. Riteniamo un errore quello del sindaco di voler ambire in questo momento a sedere a Cagliari, in una fase in cui la città di Nuoro, che da troppo tempo subisce una profonda instabilità governativa e amministrativa, necessita di un’azione contraria a quella che si sta manifestando, connaturata da maggior impegno, presenza, responsabilità e unità. Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un arretramento dell’orizzonte politico della maggioranza che governa la città. Tale arretramento ha prodotto una contrazione della stessa attività politica su temi nevralgici per lo stato di salute di Nuoro, come l’Università, la Biblioteca, l’Ospedale San Francesco. Una battaglia politica sana per il nostro territorio richiede invece la responsabilità e lo sforzo per una dimensione progettuale unitaria e condivisa. Allargare e rafforzare dunque, non restringere e indebolire. Il sostegno alla coalizione di Soru, che di fatto amputa il campo costruttivo del centrosinistra, non fa altro che alimentare tali divisioni e conflitti. Una questione di sostanza appunto, oltre che di forma. Speriamo e agiamo affinché, passata la fase delle elezioni regionali, la politica nuorese rientri in una dimensione progettuale».

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