Il Campo largo guarda alle Amministrative con un obiettivo ambizioso: riconquistare le grandi città sarde, con Cagliari, Sassari e Alghero tra le sfide principali.

Un sogno che, per essere trasformato in realtà, necessita di trovare candidate o candidati giusti. Di sicuro le primarie a Cagliari non si faranno. Ieri si è riunito in via Emilia il tavolo della coalizione per un primo confronto.

«La strada maestra è quella imboccata in occasione delle Regionali», ha ribadito il coordinatore cittadino del M5S Michele Ciusa, «che ci ha permesso di conquistare il governo della Regione». E il segretario cittadino del Pd, Guido Portoghese, ha aggiunto: «Non sono stati proposti nomi e, con l'accordo di tutti, si è deciso di aspettare il 9 aprile, martedì prossimo, giorno in cui sarà presentata la Giunta ed eletto il presidente del Consiglio regionale. Va da sé che, da quel momento, il tavolo, aggiornato a mercoledì 10 aprile alle 18, è convocato sine die: urge una decisione».

L'unico nome emerso ieri in via Emilia è stato ribadito da Luciano Uras, padre nobile dei Progressisti, ed è quello di Massimo Zedda.

Anche a Sassari, come ad Alghero, la scelta non è facile. A Sassari, mentre il centrodestra, con l'incoronazione del rettore Gavino Mariotti, e i civici, con la scelta di Nicola Lucchi come leader per il post-Nanni Campus, sembrano aver trovato la quadra, il Campo largo è ancora nella fase delle trattative. Ha dato la sua disponibilità Mariano Brianda, ex giudice che, cinque anni fa si oppose, soccombendo, a Nanni Campus. Non sarebbe da escludere del tutto il coup de theatre, cioè la ricandidatura per Palazzo Ducale di Gianfranco Ganau. Tuttavia, il nome più accreditato, su cui si potrebbe chiudere a breve, è quello del segretario provinciale Dem Giuseppe Mascia.

Lorenzo Piras

Tutti i dettagli su L’Unione Sarda in edicola e sulla app

© Riproduzione riservata