Militari israeliani in Gallura, il caso in Parlamento: interrogazione a Piantedosi
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Finisce alla Camera il caso della presunta presenza di militari israeliani in vacanza in Gallura, per un periodo di “decompressione” dopo il servizio svolto a Gaza.
I deputati del MoVimento 5 Stelle hanno presentato un'interrogazione a risposta immediata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per fare chiarezza.
Questo il testo dell’interrogazione.
Al Ministro dell'interno - Per sapere - premesso che:
dagli organi della stampa si apprende che, nell'anno trascorso e in quello attuale, in modo costante, nutriti gruppi di soldati israeliani hanno trascorso periodi di licenza, “di decompressione”, o comunque di interruzione temporanea dai combattimenti, in resort di rinomate località turistiche italiane;
desta profondo sconcerto - anche per la palese complicità con lo Stato di Israele che ne deriva, in netto contrasto con le recenti dichiarazioni del Governo sull'escalation contro Gaza - che il nostro Paese si offra quale luogo di svago di soldati attivi dell'esercito di un Paese verso il cui premier e' stato emesso un mandato di cattura dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità e, ad avviso degli interroganti, sta perpetrando una strage di civili e un vero e proprio genocidio nei confronti di un altro popolo;
dagli organi della stampa – sono visionabili foto incontrovertibili - risulta, altresí, che i reparti della Digos siano stati, forse ancora siano, impegnati nei servizi di controllo, monitoraggio e scorta, giorno e notte, dei drappelli di soldati israeliani in vacanza, tutelati in ogni spostamento, anche nelle gite e nelle visite a siti e luoghi d'interesse, in quanto ritenuti "obiettivi sensibili" - ciò avrebbe già suscitato proteste da parte dei cittadini nelle zone di arrivo e permanenza dei soldati;
gli interroganti stigmatizzano con forza la condotta del Governo per i servizi di accoglienza, sicurezza e ristoro consentiti e resi ai soldati dell'esercito israeliano, mentre cura nei nostri ospedali i bambini di Gaza, feriti, mutilati e resi orfani da quello stesso esercito;
se non intenda chiarire le notizie e i fatti esposti in premessa con riferimento ai canali di arrivo dei predetti soldati nonché, per quanto di competenza, in ordine all'esistenza di eventuali accordi, formali e non, con omologhe autorità israeliane ai fini della predisposizione delle basi logistiche, dell'accoglienza e della sicurezza dei citati soldati.