M5S presenta programma e candidati. Ecco i nomi dei sardi in lista
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Partecipa, scegli, cambia": sarà questo lo slogan della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle, come annunciato oggi da Luigi Di Maio nel Villaggio Rousseau di Pescara.
Qui il candidato premier, impeccabile in vestito scuro e cravatta celeste, ha elencato i 20 punti del programma sui quali chiederà ai gruppi politici un "accordo programmatico", se sarà il primo partito alle prossime elezioni senza raggiungere però il 40%.
"Testa e cuore - ha detto - saranno i requisiti della nostra squadra di governo. Se siamo la prima forza politica del Paese è perché in questi anni chi ha governato non ha messo il cuore nelle scelte".
"Grillo sarà sempre parte fondamentale del Movimento", ha concluso, cercando di mettere a tacere le voci di presunte frizioni tra lui e il fondatore dei 5 Stelle.
I SARDI - Alle 21, sul blog dei 5 Stelle, è stata pubblicata la lista completa dei candidati dei collegi plurinominali. In testa, nelle proprie circoscrizioni, ci sono il comandante Gregorio De Falco (l'anti-Schettino del "Vada a bordo") e i giornalisti Emilio Carelli e Gianluigi Paragone.
Nelle circoscrizioni sarde, alla Camera, ci sono: Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Lucia Scanu, Michele Ciusa, Alberto Manca, Paola Deiana, Fabio Columbano, Daria Derriu, (candidati supplenti: Daniele Porru, Alessandro Solinas, Riccardo Mureddu, Diana Stara, Luca Azara, Anastasia Agus).
Al Senato: Ettore Antonio Licheri, Elvira Lucia Evangelista, Roberto Giovanni Cappuccinelli, Antonietta Congiu (candidati supplenti: Marco Bardini, Giovanna De Martino, Francesco Desogus, Angela Salis).
LE PROPOSTE - Nella ventina di punti presentati oggi c'è un progetto di cooperazione internazionale "finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri" dei migranti. Ancora, agenti sotto copertura e le intercettazioni informatiche per i reati di corruzione e l'inversione dell'onere della prova: il cittadino è onesto fino a prova contraria.
Poi la pensione di cittadinanza, oltre al reddito, e l'abolizione di 400 leggi inutili per avvantaggiare le imprese. Nel pacchetto fisco, trovano spazio la riduzione delle aliquote Irpef, niente tasse per redditi fino a 10mila euro, una manovra choc per le piccole e medie imprese attraverso la riduzione del cuneo fiscale e riduzione drastica dell'Irap, l'abolizione degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia.
GENTILONI - Intanto Paolo Gentiloni, in un'intervista a "Il Foglio" frena sull'ipotesi di governo: "Sinceramente, io non sono affatto spaventato. Penso che il rispetto agli elettori dei Cinquestelle sia dovuto. Ma penso che la possibilità che il Movimento 5 Stelle arrivi a guidare il governo non ci sia".
"Perché è una forza che, se anche avesse risultati significativi, risultati che attualmente gli vengono attribuiti da sondaggi non so quanto generosi, non avrebbe i numeri per governare".
(Unioneonline/D)