Giornata politica ad alta tensione che si chiude con il presidente del Consiglio Mario Draghi che sale al Colle per un colloquio con Mattarella: si è parlato di temi politici nazionali e internazionali, ufficialmente, ma è difficile che il premier non abbia riferito delle fibrillazioni interne alla maggioranza dopo lo schiaffo assestato oggi dal Movimento 5 Stelle al governo.

M5S non ha partecipato al voto di fiducia sul decreto Aiuti alla Camera. Il testo è passato comunque con 266 sì e 47 no, ma ora la tensione sul provvedimento si sposta al Senato, dove i numeri della maggioranza sono più risicati.

Quella del Movimento “era una decisione già chiara”, specifica Giuseppe Conte, “c’è una questione di merito per noi importante che avevamo anticipato (il termovalorizzatore a Roma, ndr), una questione di coerenza e linearità, quindi nulla di nuovo, era stato anche anticipato”.

FORZA ITALIA

Ma Forza Italia sale sugli scudi. Tajani evoca la crisi se il Movimento non votasse anche al Senato, mentre Berlusconi chiede a Draghi di “sottrarsi a questa logica politicamente ricattaroria e di prendere atto della situazione che si è creata, aprendo una verifica della maggioranza per comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani”.

LEGA

La Lega plaude alla richiesta di chiarimento di Forza Italia e aggiunge “la necessità di stoppare le leggi su droga libera e cittadinanza facile”.

"Abbiamo votato la fiducia e voteremo il Dl Aiuti per un patto di governo di assoluta emergenza e per le sue misure. Ma dico anche quello che non vi voteremo. Non vi voteremo la droga facile, la cittadinanza facile, l'immigrazione e gli sbarchi facili, il ritorno alla Fornero facile o la riforma del catasto ai valori di mercato. Saremo responsabili sui temi economici e gli aiuti, ma basta demagogia non faremo sconti”.

IPF

Il Movimento “volta le spalle agli italiani, non votando un provvedimento importante come il dl Aiuti che stanzia decine di miliardi contro il caro bollette e il caro energia”, affermano i capigruppo di Italia per il Futuro Iolandia Di Stasio e Primo Di Nicola.

ITALIA VIVA

Va giù duro Italia Viva. Ettore Rosato parla di “Papeete di Conte” e ricorda che “almeno nel 2019 non avevamo Covid, guerra e inflazione all’8%”.

“Se non c’è più il Movimento 5 Stelle si può andare avanti anche senza”, afferma Matteo Renzi, “qui c’è da non perdere i soldi europei, il Pnrr, c’è da fare la legge di bilancio e poi forse qualcuno vuole fare anche quella elettorale”.

“Conte è ormai un clown a fine carriera – twitta il leader di Italia Viva –, di quelli che non fanno più ridere. Il Movimento decida cosa fare, ma la smetta di giocare sulla pelle dei cittadini”.

(Unioneonline/L)

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