Si vota martedì prossimo, il 24 settembre, la mozione della Lega con la richiesta di referendum per l'abrogazione delle disposizioni sull'attribuzione dei seggi con metodo proporzionale in collegi plurinominali nell'elezione dei rappresentanti alla Camera e al Senato.

La mozione è firmata da 17 consiglieri (compresi tutti i capigruppo di maggioranza), due in più di quelli necessari per calendarizzare con carattere d'urgenza la discussione in Aula. Per consentire la celebrazione del referendum in primavera, il testo deve essere licenziato e depositato in Corte di Cassazione entro il 30 settembre prossimo.

Il provvedimento dovrà essere approvato a maggioranza assoluta: in ogni caso è ormai quasi certo che il Consiglio regionale sardo sarà uno dei cinque a trazione centrodestra che, seguendo le indicazioni del leader del Carroccio Matteo Salvini, avanzeranno la proposta di referendum abrogativo per arrivare a un maggioritario puro.

Una riforma che si contrapporrebbe in modo netto a quella dell'attuale maggioranza giallorossa che si propone un ritorno al proporzionale.

All'ordine del giorno anche il rinvio delle elezioni dei presidenti delle province in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2020.

Nell'ultima seduta, la Giunta Solinas ha approvato inoltre un disegno di legge che prevede la decadenza degli attuali amministratori straordinari (eccetto Pietro Fois, appena nominato a Sassari), e la previsione di nomina dei nuovi. Il ddl sarà lunedì in commissione Autonomia e già martedì potrebbe approdare in Aula.

All'interno dello stesso disegno di legge si fa riferimento alle quattro province storiche ed è possibile che in commissione Autonomia, o direttamente in Aula, la maggioranza presenti un emendamento per l'istituzione della provincia della Gallura.

Altro punto all'ordine del giorno sarà la legge "salva scuolabus" appena approvata in commissione Cultura che consente a tutti i Comuni di coprire le spese per il trasporto pubblico sugli scuolabus.

(Unioneonline/D)
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