"Siamo rinchiusi qui dentro da 30 giorni, vogliamo i nostri diritti, ci siamo rotti i c..., basta con questa politica di m..., è ora di svegliarci". E' il grido di disperazione di uno degli operai delle imprese d'appalto dell'Alcoa di Portovesme, che hanno ricevuto la visita nella galleria occupata di Beppe Grillo. "Mandali tutti a casa" ha urlato un altro operaio, rivolto al leader del Movimento 5 Stelle. Grillo, che ieri sera a Sassari ha aperto il suo tour elettorale di due giorni in Sardegna, nel primo pomeriggio ha incontrato gli operai nella Grande Miniera di Serbariu, alla periferia di Carbonia, rivolgendosi ai cassintegrati del Sulcis - qualcuno accompagnato anche da moglie e figli - ha ribadito di non voler fare promesse come gli altri politici ma ha ricordato che al primo punto del suo programma c'è "il reddito di cittadinanza di mille euro per ogni famiglia. Non è beneficenza ma il primo passo per salvare le famiglie" ha aggiunto. Gli operai hanno spiegato a Grillo la loro situazione, sostenendo di non essere lavoratori di serie B e che la loro priorità è tornare al lavoro.

"Bisogna reinventarsi il lavoro - ha replicato Grillo - con questo tipo di lavoro vi hanno ridotto così. Sono reduce da una tappa a Taranto, dove la gente è malata, stanno morendo tanti bambini. Non so cosa si possa fare, ma qualcosa bisogna reinventarla, puntare al turismo o all'agricoltura, basta con questi lavori che ti fanno ammalare".
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