«Interventi insufficienti per affrontare i problemi della sanità sarda»: la Cgil contesta la finanziaria
Il segretario Fausto Durante in Consiglio regionale: «L'augurio è che il testo su cui si discute non venga poi stravolto»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Non sono previsti sufficienti interventi specifici per affrontare alcune delle criticità più evidenti del sistema sanitario, a partire dalle liste d’attesa a cui, nel testo, si pensa di far fronte destinando più risorse alla sanità privata». La denuncia è di Fausto Durante, segretario regionale Cgil, durante l'audizione in Consiglio regionale sulla finanziaria. Un incontro nel quale ha sottolineato numerose questioni di merito e un augurio: «Che abbia davvero un senso, ovvero che il testo di cui si discute non verrà poi stravolto, perché se così fosse ci troveremmo davanti a quanto accaduto sul testo della legge sanitaria e l’audizione di oggi rappresenterebbe un mero adempimento formale».
Il segretario Durante, che ha annunciato che verrà fornito un documento approfondito di analisi e proposta sulla Finanziaria, si è poi spostato su quattro punti. Sul primo, la sanità, oltre alle criticità principali ci sono altre perplessità: «Va bene l’attenzione riservata ai temi del welfare e delle misure socio-sanitarie, per il resto non c’è corrispondenza tra le disposizioni contenute nella riforma della Sanità e le poste in bilancio riguardanti il tema».
Il secondo punto riguarda le risorse per la salute e la sicurezza sul lavoro: «Il 4 settembre scorso», ricorda Durante, «abbiamo sottoscritto con la presidente Todde il Patto di Buggerru, per il quale si ipotizzava di destinare 30 milioni in tre anni, ma nella legge al momento non ci pare ci sia traccia di queste risorse».
Sulle politiche industriali, la Cgil ha sollecitato più volte la necessità di creare un’Agenzia regionale per lo sviluppo industriale collegata a un Fondo specifico per la Transizione: «Anche in questo caso non ci pare ci sia un impegno adeguato», il commento del segretario. «Come non c’è una direzione netta sullo sviluppo produttivo e industriale dell’Isola. Certo, c’è uno sforzo sul fronte del lavoro ma l’attenzione appare concentrata prevalentemente su interventi di sostegno al reddito, che vanno bene ma non possono non essere accompagnati da linee programmatiche di sviluppo industriale».
Infine, i fondi da destinare alla fusione degli aeroporti: «Ribadiamo che qualsiasi sia la soluzione societaria che verrà adottata, per la Cgil è decisivo e fondamentale che il ruolo di gestione e controllo sia esercitato dalla Regione. Non può certo essere affidata a soggetti privati e alle sole logiche di mercato una materia così sensibile come quella relativa al trasporto aereo e alla continuità territoriale», conclude Durante.
(Unioneonline)