Via libera definitivo dell'Aula del Senato al Dl Covid, il testo che fornisce la cornice giuridica ai dpcm emanati nel corso dell'emergenza coronavirus.

Il testo è stato definitivamente approvato con la fiducia a Palazzo Madama con 155 voti a favore e 123 contrari.

IL DIBATTITO - Tra i voti a favore quelli del Pd: "Oggi abbiamo circa 60mila malati e 10mila ricoverati - ha detto in Aula il democratico Dario Parrini -. All'inizio di aprile più di 100mila malati e 30mila ricoverati per il virus. Solo questi dati dovrebbero farci comprendere quale pressione subissero allora le nostre strutture sanitarie. Una emergenza che il nostro Paese non aveva mai vissuto. Per questo penso che i decreti del governo, le misure scelte dal governo, tra cui il provvedimento che stiamo votando, siano stati una scelta giusta e necessaria. Certo con rischi, errori, approssimazioni ma il governo si è assunto le proprie responsabilità e ha dato le risposte dando cornici giuridiche corrette".

Tra i no quelli della Lega: "Non ci può essere chiesto di fidarci di un governo che ha approfittato di una catastrofe naturale per limitare diritti costituzionali con atto amministrativo e che continua ad approfittarne per regolare i conti con i suoi nemici ideologici: le partite iva e le Pmi", l'attacco di Alberto Bagnai, responsabile economico del Carroccio.

"Il decreto - conclude Bagnai - la dice lunga sul metodo di questo governo che si adopera per escludere sistematicamente il parlamento dal circuito decisionale della nostra democrazia. I cittadini devono sapere che emettere un decreto di 266 articoli significa di fatto impedire alle commissioni di merito di approfondire i singoli provvedimenti".

LE MISURE ECONOMICHE - In Parlamento si discute anche su modifiche migliorative ai dl Imprese e Rilancio: un Reddito di emergenza per due milioni di persone, un aumento del bonus autonomi a mille euro per circa 650mila beneficiari e 6 miliardi per i ristori a fondo perduto delle Pmi.

(Unioneonline/D)
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