È iniziato a Montecitorio l'incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini per verificare se sia possibile un'intesa in extremis per dare il via all'esecutivo giallo-verde.

Due i nodi sul tavolo: oltre a Paolo Savona c'è anche quello dell'ingresso di Fratelli d'Italia nel governo, su cui i pentastellati sarebbero divisi, tra chi non gradirebbe la svolta a destra con l'ingresso di Giorgia Meloni, e chi invece la vede di buon occhio perché rafforzerebbe la maggioranza, che al Senato ha dei numeri abbastanza risicati.

In caso di ingresso di Fdi ci sarebbe un nuovo punto nel programma - che sarebbe inserito dal partito di Giorgia Meloni - e un ministero che andrebbe proprio alla leader, come annunciato da Guido Crosetto.

Siamo all'ultimo tentativo di dare un governo politico al Paese. Questa mattina Matteo Salvini ha annullato tutti gli impegni elettorali che lo vedevano impegnato in diversi paesi della Lombardia ed è partito in fretta e furia per la Capitale.

"Il segretario della Lega Matteo Salvini non parteciperà questa mattina a questa iniziativa perché è stato chiamato a Roma. Si scusa ma penso che questo impegno sia importantissimo". Così il deputato leghista Fabrizio Cecchetti ha annunciato a giornalisti e militanti che attendevano il leader del Carroccio a un gazebo a Carreggio (Milano).

Poi ha preso il microfono anche il deputato Massimo Garavaglia, sottolineando "l'importanza" del momento politico.

LO SCHEMA DI DI MAIO - Lo schema proposto dal leader pentastellato ieri in un colloquio informale con Sergio Mattarella, Savona a parte, è lo stesso: il contratto firmato dai due leader come programma, il professor Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e uno spostamento di Paolo Savona - pomo della discordia - dall'Economia agli Affari europei.

Al dicastero di via XX Settembre, secondo rumors dell'ultim'ora, la proposta dovrebbe essere quella di Pierluigi Ciocca, economista e uomo delle istituzioni: tanto italiane (40 anni in Bankitalia, di cui 11 alla direzione generale), quanto europee (è stato in tre comitati economici).

Siamo alle ore decisive dunque: il capo dello Stato ieri ha dato altro tempo a Luigi Di Maio e messo in freezer Carlo Cottarelli, il premier incaricato che attende segnali sulla formazione di un governo politico prima di presentare al Colle la sua lista di ministri.

Mister spending review intanto è al lavoro nella sala dei Busti di Montecitorio che gli ha messo a disposizione la Camera. Ma più che lavoro la sua è un'attesa, la palla è tornata nelle mani di Salvini e Di Maio.

(Unioneonline/L)

L'ULTIMA PROPOSTA DI DI MAIO:

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