Il centrodestra ha vinto le elezioni in Trentino: Maurizio Fugatti, il candidato presidente della provincia autonoma di Trento, sostenuto dalle otto liste di destra, ha superato il 46% dei voti, mentre l'ex senatore del Pd, Giorgio Tonini, si è fermato sotto il 26%.

Un risultato storico per la Lega - Fugatti è il sottosegretario leghista alla Salute - che si allinea ai numeri dell'Alto Adige.

Con il 27,8% dei voti, nella città di Bolzano, è stato un trionfo per il Carroccio, che nel rinnovo del Consiglio provinciale ha superato lo storico Südtiroler Volkspartei fermo al 16,6% (dal 22,2 del 2013) e il Pd (dal 22,2% al 12,2).

Il partito di Matteo Salvini avanza anche complessivamente nella provincia altoatesina: arriva all'11,1%, mentre la Svp vince ma scende dal 45,7% del 2013 al 41,9%.

"I voti veri, i cittadini veri, gli Italiani - il commento di Salvini - non ascoltano professoroni, giornaloni, criticoni e burocrati europei, ma chiedono alla Lega di andare avanti con ancora più forza. Per me sarà un onore proseguire, con coraggio e determinazione, sulla strada del cambiamento".

Sorprendente l'exploit dell'ex grillino, Paul Koellensperger: il 48enne di Bolzano ha conquistato il centro portando il suo Team Koellensperger a essere la seconda forza in Consiglio provinciale con il 15,2% dei consensi, mentre il Movimento 5 Stelle crolla con il 2,4%.

Male anche il Pd, sceso al 3,8%, con un solo seggio. I Verdi-Grüne-Verc raggiungono il 6,8%, pari al 19.391 dei voti e 3 seggi. Due seggi ciascuno per il Die Freiheitlichen (6,2%) e il Süd-Tiroler Freiheit (6%).

Nessun seggio invece per Bürgerunion Für Südtirol (1,3%), Noi per l'Alto Adige - Für Südtirol (1,2%), Forza Italia (1%), CasaPound (0,9%), Vereinte linke Sinistra unita (0,6%).

(Unioneonline/D)
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