Con 156 voti a favore, 124 contrari e nessun astenuto il Senato ha confermato la fiducia al governo sulla Manovra. Il provvedimento è quindi approvato in via definitiva dal Parlamento e diventa legge.

La partita non è però ancora del tutto chiusa. Già oggi dovrebbe arrivare un decreto con alcune correzioni sulle disposizioni che riguardano il cuneo fiscale, ossia la differenza tra stipendio lordo e quello che un lavoratore riceve effettivamente in busta paga, dopo che sono state pagate tasse e contributi.

"Sono molto soddisfatto - il commento del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri -. Si conclude un iter in tempi rapidi, ringrazio il Parlamento, che consente l'approvazione di una legge di bilancio ambiziosa, fortemente espansiva, orientata alla crescita, al lavoro, alla coesione".

"Ci sono misure di carattere storico - ha quindi aggiunto - come le risorse per il varo dell'assegno unico per i figli, per l'avvio della riforma fiscale. Misure non solo per uscire dalla crisi, ma per rilanciare la crescita".

"Italia viva - l'intervento in aula di Matteo Renzi - dice sì alla manovra per lealtà istituzionale ma denuncia i tempi compressi al Senato e afferma che dal rispetto delle forme democratiche deriva la credibilità delle istituzioni che viene messa duramente alla prova". "A chi ci viene a dire 'siete irresponsabili perché mettete in discussione la stabilità' - ha poi aggiunto - rispondo che io ho lavorato perché si proseguisse l'esperienza di legislatura perché pensiamo sia un valore la stabilità, ma c’è una differenza epocale tra la stabilità e l’immobilismo. Come in una bicicletta l'equilibrio si tiene se ci si muove o l'immobilismo fa terminare la vita della legislatura. Ecco perché abbiamo chiesto chiarezza".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata