Segretario a tempo, traghettatore, figura di garanzia o saggio. I nomi non mancano per definire la persona che dovrà guidare il Partito democratico in questa fase del dopo Soru, ma ancora non è sicuro chi possa essere.

Questo perché le trattative tra le correnti democratiche stanno cercando l'accordo anche per la data del congresso, che dovrebbe portare all'elezione di un nuovo segretario. C'è chi pressa per stringere i tempi e chiudere la pratica entro l'estate e chi invece pensa sia meglio lasciar passare il referendum costituzionale, prima di prendere ogni decisione.

Inoltre, ancora si attende la convocazione ufficiale dell'assemblea regionale: questo perché l'obiettivo di tutti è riuscire ad arrivare all'appuntamento con l'ascia di guerra sotterrata. «Servono i tempi», spiega la presidente Giannarita Mele, «ma soprattutto stiamo cercando di arrivare con una posizione unitaria». Intanto Renato Soru ha comunicato l'autosospensione dal gruppo del parlamento europeo Socialisti-democratici. Una scelta che le persone più vicine all'ex segretario definiscono un gesto di rispetto nei confronti del partito.
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