I 5 Stelle provano a trovare una linea su un possibile appoggio a un eventuale Governo Draghi, dopo le tante incrinature all'interno del Movimento che rischiano di diventare spaccatura insanabile.

"Per qualunque misura a livello parlamentare si deve sempre o comunque passare da noi. Questo è un patrimonio che non dobbiamo disperdere, noi siamo determinanti anche nel caso in cui dovesse nascere questo governo", ha detto il capo politico pentastellato Vito Crimi. Aggiungendo: "Se non possiamo far nascere un governo tecnico noi possiamo però essere determinanti nelle scelte, su qualunque cosa. Al di là di quello che faremo, quando è se dovesse nascere questo governo tecnico noi saremo condizionanti ".

E per decidere sul da farsi spunta di nuovo l'ipotesi di dare la parola ai militanti.

"Quella del voto su Rousseau è una ipotesi da non trascurare. Ovviamente dico ipotesi perchè dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo".

Lo stesso Crimi aveva in precedenza chiuso la porta a un esecutivo Draghi, mentre Alessandro Di Battista ha bollato l'ex numero uno della Bce come "uomo dei poteri forti", pronto a essere votato "dalle forze dell'establishment" e dunque incompatibile con lo spirito del M5S.

(Unioneonline/l.f.)
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