Fratelli d'Italia con il 26% delle preferenze alle elezioni è la prima forza politica del Paese. 

Il partito di Giorgia Meloni si è presentato con un programma di 40 pagine intitolato “Pronti a risollevare l'Italia”, suddiviso in 25 punti, dal sostegno alla natalità e alla famiglia ai fondi per il Pnrr, passando per fisco, lavoro, sanità, scuola, ambiente, energia, trasporti, riforme e promozione del marchio Made in Italy.

Nella parte sulla “difesa della libertà e della dignità di ognuno”, si fa riferimento alla tutela della "vita umana fin dal suo inizio", oltre alla "lotta ad ogni forma di maternità surrogata".

FISCO – Nel programma si annuncia “la riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare; estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato; introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese; progressiva eliminazione dell’Irap e razionalizzazione dei micro-tributi. Cedolare secca al 21% anche per l’affitto degli immobili commerciali in zone svantaggiate e degradate. Innalzamento del limite all’uso del denaro contante”.

LAVORO – Quanto alle politiche per il lavoro, ci si impegna a “ridurre le tasse sul lavoro attraverso il taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, a vantaggio di lavoratori e imprese. Razionalizzazione delle decine di diverse tipologie di agevolazioni di incentivo alle assunzioni attualmente esistenti e accorpamento delle stesse in poche efficaci misure. Maggiore utilizzo dei fondi europei per il sostegno all’occupazione dei soggetti deboli, a partire dal rafforzamento e dall’estensione a tutte le aree svantaggiate di ‘Decontribuzione Sud’, rendendola strutturale attraverso un negoziato con l’Unione europea. Progressiva introduzione di un meccanismo fiscale premiale per le aziende ad alta intensità di lavoro, secondo il principio ‘più assumi meno tasse paghi’”. Ancora: abolizione del Reddito di cittadinanza "per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili".

PENSIONI – Tra le misure anche “la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso facilitato alla pensione, favorendo al contempo il ricambio generazionale. Stop all’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Rinnovo della misura ‘Opzione donna’. Un sistema pensionistico che garantisca anche le giovani generazioni e chi percepirà l’assegno solo in base al regime contributivo. Ricalcolo, oltre un’elevata soglia, delle ‘pensioni d’oro’ che non corrispondono a contributi effettivamente versati. Adeguamento delle pensioni minime e sociali”.

SCUOLA E ISTRUZIONE – Oltre al contrasto alla dispersione scolastica, si parla anche del “Liceo del Made in Italy”, "per dare qualità e prestigio al contesto lavorativo e culturale del Marchio Italia", e di "avviare un confronto con il mondo della scuola al fine di verificare la praticabilità di ridurre di un anno il percorso di studio scolastico, a parità di monte ore totale, per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 17-18 anni, come già avviene in diversi Stati occidentali, e accedere così prima al percorso universitario o al mondo della formazione professionale e del lavoro".

AMBIENTE ED ENERGIA – Quanto all’ambiente si prevede di “aggiornare e rendere operativo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Combattere la siccità e l’inquinamento delle nostre acque e, al contempo, ripulire fiumi e laghi. Salvare il mare e il litorale, proteggendoli dall’erosione costiera, bonificando coste e fondali da rifiuti ed ecomostri. Realizzare gli obiettivi della transizione ambientale ed ecologica del Pnrr salvaguardando il sistema produttivo colpito da anni di crisi, con particolare attenzione alle filiere industriali di difficile riconversione (ad esempio, l’automotive)”. E ancora “immediata costituzione di un’unità di crisi su energia e caro bollette. Contrasto alle speculazioni finanziarie sui costi delle materie prime e istituzione di un tetto europeo al prezzo del gas per contenere l’importo delle bollette energetiche”.

SICUREZZA – Sulla sicurezza “assicurare legalità e coesione sociale rafforzando la rete delle prefetture come rappresentanti dello Stato sul territorio. Adeguamento dell’organico, delle dotazioni e della tutela legale di Forze dell’ordine e di polizia, Vigili del Fuoco, Polizia locale e Forze armate per il controllo del territorio. Potenziamento ‘Operazione strade sicure’ e reintroduzione del poliziotto di quartiere. Lotta al degrado, niente zone franche di illegalità”.

PRESIDENZIALISMO – Tra le riforme quella “presidenziale dello Stato, al fine di assicurare la stabilità governativa e un rapporto diretto tra cittadini e chi guida il governo” ma anche “attuazione virtuosa di federalismo fiscale e autonomie, con completa definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e corretto funzionamento del fondo di perequazione, per assicurare coesione e unità nazionale”.

COVID - Nessun obbligo di vaccinazione contro il Covid-19, ma “informazione, promozione e raccomandazione alla vaccinazione - si legge -, in particolare per fasce d'età a rischio e situazioni di fragilità. Piena libertà di scelta tra i vaccini autorizzati dall'Ema e dall'Aifa e richiami. Nessuna reintroduzione del green pass e possibilità di screening negli ambienti a rischio, a tutela dei soggetti fragili. Istituzione di una commissione d'inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia da Covid-19 nonché sulle reazioni avverse da vaccino". 

(Unioneonline/D)

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