La maggioranza trova i fondi per evitare il taglio delle politiche sociali e mette sul piatto della Finanziaria altri 41 milioni di euro.

Si tratta di risorse che arrivano dai fondi europei e che attraverso meccanismi tecnici potranno essere utilizzati per garantire l'assistenza.

È servito l'ennesimo confronto tra i consiglieri del centrosinistra e gli assessori Paci (Bilancio) e Arru (Sanità) per trovare la via d'uscita. Ma nell'incertezza che le regole finanziarie impongono, su questi stanziamenti è stata posta una clausola di salvaguardia: praticamente la rassicurazione che se i fondi europei non si potranno utilizzare non ci saranno tagli.

Così per la non autosufficienza, il contrasto alle povertà e i servizi integrati alla persona il totale previsto nel bilancio sale a 250 milioni di euro, rispetto ai 209 previsti nella prima stesura della Finanziaria.
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