New entry, importanti ritorni e grandi esclusi. Sono molte le novità della 19esima legislatura, nata con una chiara e schiacciante vittoria del centrodestra.

Porte girevoli a Palazzo Madama, che perde Emma Bonino, fuori dal Parlamento con + Europa che non ha raggiunto il quorum del 3% (lei chiederà il riconteggio dei voti), e ritrova Silvio Berlusconi, che ha vinto nel suo collegio uninominale di Monza con il 50,31% dei voti.

Torna in Parlamento Carlo Calenda, sconfitto nell’uninominale ma eletto nel proporzionale: il leader di Azione deve lasciare il Parlamento europeo. Tra i big in Senato ci sono anche Matteo Renzi, Matteo Salvini e il presidente uscente della Sicilia Nello Musumeci.

Siederanno tra i deputati invece Enrico Letta e Nicola Zingaretti, così come i due leader di Verdi e Sinistra Italiana Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Un altro che deve lasciare il Parlamento di Bruxelles per sbarcare a Montecitorio è Antonio Tajani.

Ce l’ha fatta questa volta il presidente della Lazio Claudio Lotito (FI), che ha vinto nel collegio uninominale per il Senato in Molise. Resta in Senato l’ex presidente Casellati, che ha conquistato il suo seggio in Basilicata. Marta Fascina, fidanzata del Cav, è stata invece eletta in Sicilia, senza esserci mai andata (ma “da bambina papà mi portava lì al mare”).

Undicesima legislatura di fila per Pierferdinando Casini (Pd), che ha vinto il collegio senatoriale di Bologna contro Vittorio Sgarbi. Resta in Parlamento anche Daniela Santanché, che l’ha spuntata su Carlo Cottarelli.

Tra gli affezionati riconfermati alla Camera anche Bruno Tabacci e Benedetto Della Vedova (+Europa), che a Milano ha avuto la meglio su Giulio Tremonti: l'ex ministro berlusconiano, che ha corso per FdI, rimane fuori dal Parlamento.

Diventa senatrice Ilaria Cucchi, eletta a Firenze dove ha superato, in un collegio che era considerato blindato per il centrosinistra, Federica Picchi candidata del centrodestra. Senatore per il Pd anche il virologo Andrea Crisanti.

Montecitorio invece dà l'addio al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sconfitto dall'ex ministro Sergio Costa (M5s) nel collegio uninominale di Napoli Fuorigrotta.

Restano fuori anche l’ex ministro di Italia Viva Teresa Bellanova e l’ex senatore leghista Simone Pillon, ultraconservatore in materia di diritti civili, così come la grande rivale di quest’ultimo, la dem Monica Cirinnà.

Rita Dalla Chiesa, eletta in Puglia con Forza Italia, fa un balzo dalla tv alla Camera dei Deputati. Eletto in Campania Gianfranco Rotondi.

Giallo invece su Umberto Bossi, che dopo 35 anni in Parlamento rischia di essere escluso. Candidato nel collegio plurinominale di Varese, potrebbe risultare non eletto per un complicato gioco di resti. “È il famoso flipper, mi sembra strano per i numeri di rappresentanza, ma dobbiamo verificare”, dice contattato l'onorevole Fabrizio Cecchetti, capogruppo lombardo della Lega.

Niente da fare per l’ex M5s Gianluigi Paragone, il suo Italexit non ha raggiunto la soglia del 3% ed è fuori dal Parlamento. Un flop che ha coinvolto tutti i partiti antisistema, infarciti di no vax, negazionisti del Covid, amanti della vecchia Unione Sovietica e fascisti.

(Unioneonline/L)

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