"Solo vili attacchi elettorali. La maggioranza non ha nessuna intenzione di ripristinare i vitalizi anzi intende intervenire su quelli in essere adeguandoli al sistema contributivo come previsto dalla recente normativa approvata dallo Stato né istituire strumenti abusati nel recente passato".

Così i capigruppo della maggioranza in consiglio regionale tornano sul caso dei "privilegi", innescato dall'opposizione e che continua a tenere banco rendendo incandescente la campagna elettorale per le comunali a Cagliari e Sassari.

LA NOTA CONGIUNTA - La maggioranza, in una nota congiunta firmata da Dario Giagoni (Lega), Franco Mula (psd'az), Angelo Cocciu (Forza Italia), Michele Cossa (Riformatori sardi), Francesco Mura (Fratelli d'Italia), Gian Filippo Sechi (Udc Sardegna), Valerio De Giorgi (Misto), ha voluto nuovamente smentire il ripristino delle indennità, esternando anche "sostegno totale" al presidente del consiglio regionale Michele Pais a detta loro "bersaglio di una campagna diffamatoria pre-elettorale".

"Non accettiamo lezioni di morale da chi ha già dimostrato di non poterle dare", dicono ancora i capigruppo. Che concludono: "Questa gogna mediatica è solo tattica elettorale perché i sardi capiranno con i fatti che gli obiettivi della maggioranza in questa legislatura riguardano solo il bene della nostra isola".

ZEDDA E I FONDI AI GRUPPI - L'opposizione - centrosinistra e Movimento 5 Stelle - continua però a tenere il dito puntato non solo sui vitalizi, ma anche sui fondi ai gruppi, finiti negli anni scorsi al centro di inchieste, in Sardegna come in altre regioni italiane.

"Non ci crederete, perché non potevo crederci neanche io e neanche i miei colleghi del gruppo, finché non ho visto il testo della seconda proposta di legge della XVI legislatura", ha scritto su Facebook Massimo Zedda, tra i primi, assieme alla pentastellata Desiré Manca, a sollevare il caso vitalizi.

"La nuova bozza - prosegue l'ex sindaco di Cagliari - prevede il ripristino dei famigerati fondi ai gruppi.

Si, proprio loro, a volte ritornano. La legge è stata illustrata ai capigruppo dal Presidente del Consiglio Regionale, il leghista onorevole Pais, della maggioranza leghista e sardista del centrodestra regionale.

Non bastava la prima proposta, quella per la reintroduzione delle pensioni o vitalizi ai consiglieri regionali, la maggioranza di destra ritiene che la seconda priorità per la Sardegna sia quella di dare decine di milioni di euro ai gruppi consiliari"

Zedda snocciola anche le cifre: "La spesa? 60.000 euro circa a consigliere per 60 consiglieri, ogni anno, per 5 anni. Totale per la legislatura? 18 milioni di euro. Sommati ai vitalizi? Quasi 24 milioni di aumento di costi della politica".

DI MAIO - Nelle querelle sui privilegi è entrato anche Luigi Di Maio. Il capo politico del Movimento 5 Stelle è arrivato a Sassari e non ha mancato di pungere: "Sono nella splendida Sardegna, dove il centrodestra, dopo aver impiegato mesi per mettere su una giunta, la prima cosa che ha fatto è stata proporre una legge per reintrodurre i vitalizi! Noi li abbiamo tagliati ovunque e loro appena tornano al governo provano a rimetterli, cambiandogli nome e chiamandoli 'indennità differite'".

ZOFFILI - Pronta anche in questo caso la replica, per voce di Eugenio Zoffili, coordinatore della Lega in Sardegna. "Mi rammarico per le dichiarazioni sui vitalizi di Luigi di Maio che, andando in giro per la Sardegna, dice bugie come Massimo Zedda, peraltro sconfessato dal Pd. Lo invito a informarsi sul provvedimento in questione che arriva da Roma e precisamente dal 'suo' ministro Riccardo Fraccaro".

Zoffili, poi, ribadisce posizione della Lega: "Non voteremo mai provvedimenti che aumentano i costi della politica o che comprendano privilegi economici, pensionistici, aumenti di stipendi per chi e' stato eletto in Regione ad ogni livello".

PAIS - Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del Consiglio regionale Michele Pais: "La verità inizia a venire a galla. Il rammarico - prosegue Pais su Facebook - è vedere un Ministro che non sa di quello che parla. Parla di vitalizi ma il sistema contro cui si scaglia è lo stesso del quale usufruisce lui in Parlamento ed indicato da Fico come il modello virtuoso a cui tutti dovrebbero uniformarsi!".

LA POSIZIONE DEL PD - Quanto al Pd, tirato in ballo dalla Lega, la posizione del partito in Sardegna è stata precisata dal segretario regionale Emanuele Cani: "Il Partito Democratico della Sardegna ha avuto un’intera legislatura (quella passata) per reintrodurre vitalizi o misure economiche assimilabili. Non l’ha fatto, nonostante la maggioranza numerica in Consiglio. E non l’ha fatto per una precisa scelta politica".

"Davanti alle varie informazioni che circolano - aggiunge Cani - riteniamo opportuno ribadire che, se l’attuale Governo regionale di centrodestra intende assumere decisioni di reintrodurre vitalizi o misure economiche assimilabili lo faccia pure, ma non pensi di contare sulla disponibilità del Partito Democratico che continuerà a mantenere la sua posizione contraria".

(Unioneonline/l.f.)
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