Azione unitaria dello Stato e gestione integrata in ambito internazionale. Secondo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sono questi i due elementi essenziali che devono guidare i soggetti interessati, in Italia e all'estero, nel cambio di approccio alla governance del mare.

Il ministro, intervenuto all'evento 'Oceani e salute. Pensavamo di rimanere sani in un mondo malato', ha dichiarato che sarebbe essenziale rafforzare l'azione unitaria dello Stato sul mare in un'ottica sempre più integrata, inter-ministeriale e inter-agenzia.

"Il modello più efficace di governance del mare - ha detto il titolare della Farnesina - si basa su relazioni solide tra i numerosi attori pubblici e privati, istituzionali e della società civile, che agiscono sul mare e che sono coinvolti nella definizione delle politiche in materia".

Di Maio ha ricordato inoltre l'imminente approvazione della legge che autorizzerà la proclamazione della Zona Economica Esclusiva italiana. "Questa - ha dichiarato - segnerà un passaggio cruciale nell'approccio dell'Italia al mare. La sua creazione non comporterà solo l'estensione dei diritti di sovranità esclusiva dell'Italia su zone di mare particolarmente ampie, ma aumenterà le responsabilità per il nostro Paese sulla gestione equilibrata e sostenibile delle risorse del mare".

A livello internazionale, d'altra parte, il modello da seguire sarebbe quello di una gestione integrata e, in tal senso, Di Maio ha infine ricordato come egli stesso avesse creato "una cabina di regia sul mare presieduta dal sottosegretario Di Stefano con l'obiettivo di offrire al Paese, di concerto con tutte le amministrazioni interessate, una piattaforma di coordinamento della dimensione internazionale del mare che faciliti quell'approccio onnicomprensivo in grado di sviluppare in maniera efficace le interazioni tra tutti gli attori coinvolti, nell'interesse delle generazioni di oggi e di domani".

(Unioneonline)

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