Sul caso Santanchè l'Aula del Senato si prepara a una nuova contesa sul caso che agita ormai da settimane l'esecutivo. Ma la maggioranza, almeno finora, non sembra mostrare tentennamenti: voterà compatta contro la mozione di sfiducia, iniziativa pentastellata.

Che invece sarà sostenuta dal Partito Democratico e dall'Alleanza Verdi e Sinistra.

All'appuntamento, però, le opposizioni si presentano sfilacciate. Il gruppo di Azione-Italia Viva ha deciso di non partecipare al voto: questa la linea ufficiale. Anche se non è escluso che la compagine di Carlo Calenda possa abbandonare l'Aula. Con o senza unità delle opposizioni, la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle troverà davanti a sé il muro della maggioranza. Che si prepara a far fronte comune per respingere il tentativo pentastellato di disarcionare la ministra.

Nonostante l'ultima tegola sulle vicende giudiziarie della galassia Visibilia arrivata nelle ultime ore dalla Procura di Milano. Santanchè, infatti, potrebbe essere a breve iscritta anche per un'altra ipotesi di reato, quella di truffa aggravata ai danni dello Stato.

Le indagini sulla condotta finanziaria della senatrice di Fratelli d'Italia continuano a turbare le forze di governo. Qualcuno, in Transatlantico, avanza scenari futuri che vedrebbero Santanchè non più salda alla guida del ministero del Turismo a partire da settembre. Ma, al momento, tutto lascia pensare che anche i più scettici si esprimeranno con voto palese contro la sfiducia.

Licia Ronzulli, capogruppo in Senato di Forza Italia, descrive una maggioranza serena. «La ministra - dice - godrà della fiducia di tutto il centrodestra. A mio avviso - aggiunge - non cambierebbe nulla nemmeno con un rinvio a giudizio, ma questa è una valutazione politica che non spetta a me». Insomma, eventuali considerazioni sono rimandate a un ipotetico futuro. In Aula, la maggioranza farà scudo. Eccetto sorprese.

(Unioneonline/D)

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